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Giornali in classe, si lavora al nuovo bando unico: tutte le novità per i rimborsi fino al 90%

Entro l’estate il decreto congiunto del Dipartimento Informazione Editoria e del Ministero dell’Istruzione e il bando che recepisce la semplificazione voluta dal sottosegretario Barachini: ammesse tutte le scuole per l’acquisto di quotidiani, periodici e riviste, così come specificato dalla normativa

L’informazione di qualità a scuola, attraverso testate giornalistiche professionali che possono validamente, nel rispetto per la verità dei fatti e la dignità delle persone,  contribuire a migliorare la conoscenza e le competenze negli ambienti didattici, per studentesse e studenti, ma non solo, in una strategia comune di contrasto alla disinformazione e di potenziamento delle opportunità di coinvolgimento e partecipazione dei giovani, attraverso l’approfondimento dei temi di attualità.

E’ l’obiettivo al quale puntano le misure volute dal Governo per sostenere l’acquisto da parte degli istituti scolastici di giornali, quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, in formato cartaceo o digitale, così come specificato dalla normativa. Entro l’estate saranno varati i provvedimenti che recepiscono l’importante riforma voluta dal sottosegretario all’Informazione e all’Editoria Alberto Barachini, e annunciata proprio a Messina, durante l’inaugurazione della GDS Academy di Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia tenutasi nel novembre dello scorso anno con la presenza di scuole e università di Sicilia e Calabria. Le riforma è stata poi recepita nella legge di bilancio 2024.

Il vademecum con tutte le novità legislative: come si accede ai contributi per l’anno scolastico 2024/2025 dopo il riordino della materia effettuato con la Legge di bilancio 2024 (Art. 1, comma 320).

Rispetto alla normativa previgente, l’acquisto degli abbonamenti è collegato all’anno scolastico e non più all’anno solare; questo consentirà una finestra temporale più ampia per l’acquisto degli abbonamenti.

Di seguito sono riportate le operazioni, semplificate, che le scuole devono compiere per accedere al contributo erogato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Le scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie, possono sottoscrivere, per l’anno scolastico 2024/2025, abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore riconosciuti utili a fini didattici dal Collegio dei docenti, che è l’organo della scuola deputato a definire l’organizzazione delle attività didattiche. E’ presieduto dal dirigente scolastico e composto dai docenti in servizio. Si riunisce in base a necessità, almeno una volta a trimestre o quadrimestre. E’ importante che i docenti facciano approvare la spesa per l’acquisto degli abbonamenti al primo Collegio docenti utile (ad esempio il primo del nuovo anno scolastico). Solo successivamente all’approvazione della spesa, la scuola può procedere all’acquisto degli abbonamenti.

Tra l’inizio dell’autunno e la fine dell’inverno prossimi ciascuna scuola potrà inviare, tramite la specifica piattaforma del Ministero dell’istruzione e del merito, che dovrà essere adattata per la presentazione delle nuove domande, una domanda precompilata con il dettaglio delle spese sostenute e degli abbonamenti sottoscritti. Il periodo esatto con le modalità per l’invio delle domande sarà definito nel bando in uscita entro l’estate, considerato che la nuova regolamentazione parte con l’anno scolastico 2024/2025 e, quindi, a settembre 2024. Prodromico al bando è lo schema di Decreto a firma Barachini-Valditara che sarà emanato sempre entro l’estate. Si tratta, da quest’anno, di un solo ed unico bando per tutti i contributi, nell’ottica della semplificazione introdotta dalla Legge di bilancio 2024. Nella primavera del 2025, chiusi i termini per l’invio delle domande, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria procederà all’istruttoria e quindi alla pubblicazione dei contributi concessi alle scuole, pari al 90% della spesa sostenuta.

Le novità legislative in dettaglio

Con il comma 320 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024, si unificano i due contributi previsti dall’articolo 1, commi 389 e 390, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, a favore delle istituzioni scolastiche e di studentesse e studenti per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore. In particolare, i commi 389 e 390 hanno visto dal 2020 ad oggi l’emanazione di bandi annuali da parte del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, attraverso cui rimborsare fino al 90% dei costi sostenuti dalle scuole, statali e paritarie, per l’acquisto di abbonamenti e, più in generale, di prodotti editoriali utili alla didattica. Lo scorso 16 gennaio si è chiuso il termine per la presentazione delle domande inerenti i bandi per le spese sostenute nel 2023. Il prossimo bando per il 2024, quindi, sarà regolamentato dalla nuova norma.

Un bando unico per tutte le scuole per l’anno scolastico 24-25

Prima della legge di bilancio 2024  l’articolo 1, comma 389, della legge n. 160/2019 era destinato alle scuole di ogni grado di istruzione e prevedeva l’acquisto di abbonamenti a riviste di settore e periodici; l’articolo 1, comma 390, della medesima legge era riservato alle scuole secondarie di primo grado e prevedeva anche l’acquisto di abbonamenti ai quotidiani; solo gli istituti comprensivi potevano presentare domanda per entrambi i contributi. Con la disposizione inserita nella Legge di Bilancio 2024 si consente anche alle scuole secondarie di secondo grado di richiedere il contributo per l’acquisto di abbonamenti ai quotidiani (finora escluso) e si semplificano le procedure amministrative da parte degli istituti scolastici per la gestione degli acquisti, al fine di rendere più agevole l’accesso alla misura e, quindi, più efficace la destinazione di tali risorse. Con decreto del Capo del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri sarà emanato il bando annuale per l'assegnazione di tale contributo. Dunque non più due bandi, ma un bando unico legato all’anno scolastico per tutte le scuole e per tutti i prodotti editoriali previsti (giornali, periodici e riviste scientifiche, in formato cartaceo o digitale).

In particolare la modifica prevede la possibilità per gli istituti, statali e paritari, di tutti i gradi di istruzione, di acquistare abbonamenti a prodotti editoriali senza specifiche indicazioni circa l’adozione di programmi di educazione alla lettura (prima della Legge di Bilancio 2024 il comma 390 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 prevedeva che per accedere al contributo le scuole secondarie di primo grado dovessero garantire di adottare “…programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi nell’ambito dei Piani per l'offerta formativa…”).

La modifica si è resa necessaria in quanto, dopo il primo triennio di applicazione della misura (2020/2022), si è rilevato che l’accesso all’acquisto di quotidiani riservato alle sole scuole secondarie di primo grado e l’obbligo di adottare specifici programmi di lettura critica da inserire nei Piani triennali per l’offerta formativa (PTOF), riducevano fortemente l’efficacia della misura.  Le scuole, infatti, pur avendo manifestato interesse all’acquisto di prodotti editoriali, dovendo attivare procedure amministrative aggiuntive, comunque gravose, e coordinare i diversi organismi della scuola, hanno spesso rinunciato a richiedere il contributo.  Dunque, le scuole potranno certamente attivare programmi di lettura critica - e ciò è fortemente auspicabile per accompagnare nel migliore dei modi l’arrivo del giornale in classe - ma ciò non costituisce più requisito necessario per l’accesso ai contributi, che dunque verranno erogati in maniera più ampia, premiando l’interesse per l’informazione di qualità e agevolando la disponibilità degli strumenti necessari per accedervi.

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