Università e scuola protagoniste di un percorso innovativo per formare, alimentare la conoscenza dei ragazzi e indirizzarli precocemente verso la prosecuzione degli studi. Ecco lo scopo dei Progetti di orientamento per le scuole primarie e secondarie di primo grado finalizzati all’accrescimento di competenze specifiche e trasversali, nell’ambito delle azioni di cooperazione - sottoscritte dall’Ateneo peloritano con l’Ufficio scolastico provinciale - promosse dal corso di laurea triennale in Scienze politiche, amministrazione e servizi del dipartimento di Scienze politiche e giuridiche. Partner dell’iniziativa coordinata dalla professoressa Maria Francesca Tommasini, associata di Diritto Privato, l’associazione di ex allievi dell’Ateneo Alumnime e Noi Magazine, l’inserto della Gazzetta del Sud dedicato all'istruzione, "scritto dai ragazzi fatto per i ragazzi". Nel corso degli incontri - che si svolgono su piattaforma Teams - gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado (raggruppati in aule virtuali) hanno la possibilità di seguire i seminari formativi tenuti dai docenti universitari; due i filoni tematici all’interno dei quali si sviluppano gli incontri: “Legalità e cittadinanza. La Costituzione tra attualità e tradizione” e “La mia città. Storia arte e cultura”. All’iniziativa partecipano 10 istituti comprensivi cittadini, fra i quali Albino Luciani, Drago e S. Margherita protagonisti dei primi due laboratori: “Te le racconto io le tasse” a cura di Maria Vittoria Serranò (Diritto tributario) e “La famiglia in Italia oggi” a cura di Roberto Amagliani (Diritto Privato). L’incontro si è aperto con un videomessaggio introduttivo del prorettore vicario Giovanni Moschella, con il direttore di Dipartimento Mario Calogero, la coordinatrice del corso di laurea in Scienze politiche, amministrazione e servizi Enza Pelleriti e la giornalista Natalia La Rosa, responsabile dell’inserto Noi Magazine. Un percorso stimolante non solo per gli studenti, che sulle pagine di Noi Magazine racconteranno l’esperienza formativa, ma anche per i docenti che “dovranno cimentarsi in una lezione diversa”, come ha spiegato la Tommasini.