Un racconto di formazione in musica e intense emozioni da condividere per un artista messinese che è fra i maggiori rappresentanti del pop lirico. Dopo la parentesi internazionale con «The Tenors», Alberto Urso è tornato il 4 gennaio col nuovo singolo «Mille domande», disponibile in digitale e streaming per Urso Label e Warner Music. Scritto con Virginio Simonelli e Daniele Coro, che l’ha anche prodotto con lo stesso Urso e Fabio Arduini, il pezzo è un bilancio intimista tra paure, sogni e domande che accompagnano il suo percorso di vita. Un autoritratto dalle molte sfaccettature che dà il titolo al concerto live in podcast «Mille Domande – Un viaggio tra musica e racconti», prima tappa del nuovo tour, che si terrà al Teatro Vittorio Emanuele di Messina il 16 gennaio (ore 21). Un abbraccio alla città natale dove tutto è cominciato, che l’ha sostenuto nel percorso verso la vittoria ad “Amici” nel 2019, con tanto di maxischermi la sera della finale. «Il brano è nato durante un viaggio notturno in macchina tra Roma e Milano, lungo il quale mi sono fatto mille domande – ci dice –. Un viaggio che è stato soprattutto introspettivo, in un periodo piuttosto difficile della vita, in cui però è nato qualcosa di bello. Dopo tanti sacrifici, esperienze positive e negative, in questo pezzo mi sono messo totalmente a nudo, trasferendo tutti i miei sentimenti. E ne sono uscito più forte, poiché oggi riesco finalmente a scrivere e a parlare di tutto, difetti compresi». Nel testo ti rivolgi a tua madre… «Mi rivolgo a lei perché a volte nel periodo dell’adolescenza e anche dopo, per imparare bisogna sbagliare, se non sbagli non cresci. Io stesso prima di imparare qualcosa ci devo sbattere contro. Quindi nel pezzo dico “scusa, mamma, ma a volte sono stato duro, non capivo quanto mi serviva tutto quello che dicevi per il mio futuro”. I genitori alla fine vogliono il meglio per te, ti danno preziosi insegnamenti, ti invitano alla cautela su determinate scelte. Ho voluto dare un messaggio universale a tutti i giovani». Cosa ascolterà il pubblico messinese il 16 gennaio? «Durante la serata racconterò attraverso le canzoni aneddoti del mio percorso di vita, perché dietro ogni brano c’è un’esperienza. Una narrazione intimista in musica in cui mi accompagnerà al piano il Maestro Francesco Pisano, che mi ha cresciuto insegnandomi tutto. Presenterà Arduini e in scaletta ci saranno 17 canzoni, tra miei pezzi e cover per me significative come “’O sole mio” e “Your song” di Elton John, con cui ho superato il provino per entrare ad “Amici”. Sarà una bellissima emozione da condividere con i miei concittadini, partendo da dove tutto è iniziato, Messina, il mio punto zero». Brano e concerto sono un ritorno da solista dopo l’esperienza con The Tenors… «Torno in Italia da solista per condividere nuove emozioni, perché in questi anni ho scritto brani nuovi e non vedo l’ora di farli sentire a tantissime persone. Coi The Tenors è stata un’esperienza bellissima che mi ha permesso di girare il mondo, con sold-out in Canada e Stati Uniti e toccando anche Australia, Germania e Italia, e non escludo che in futuro si possano fare concerti o duetti assieme. È l’inizio di una storia ed io la dedico a noi, come dico in “Mille domande”». Quali sono i tuoi riferimenti musicali e il fil rouge che lega i brani? «Vengo da artisti come Morricone, Pavarotti, Dalla, Freddie Mercury, Beatles e lo stesso Elton John, che mi hanno formato. Amo le colonne sonore e avendo fatto dieci anni di piano jazz ho studiato e ascoltato quasi tutta la musica. Adesso mi piacciono tantissimo i Coldplay. Il filo logico dei miei pezzi è l’amore, ma anche i lati vulnerabili della persona. In passato ho scritto brani sentimentali come “Amarsi è un miracolo” e “Il sole ad est” (Sanremo 2020) che rappresentano una parte di me. Invece in “Mille Domande” sono io a 360 gradi, c’è tutto me stesso».