Un palco e un microfono, un rapper e il suo fidato dj Double S. "E' la cosa più ribelle che ci sia, perché quando hai testi che ti rappresentano e idee forti non serve troppa roba, è quello che mi ha insegnato questo genere musicale". E poi le canzoni. "In scaletta ci sono davvero tantissimi pezzi, dalle primissime cose (Applausi per Fibra, Pamplona, Tranne te) alle ultime. Questo è per me uno show rap. Qualcosa con dentro molte altre cose".
Artista della parola, cerimoniere di una liturgia che ha fatto del rap il nuovo cantautorato, crudo e onesto, tanto criticato quanto acclamato. Fabri Fibra è uno che ha amato e perduto. Che ha fatto strada da solo, che ha collaborato (con Colapesce e Dimartino in "Propaganda"; con Lazza e Madame in "Caos", il pezzo che dà il nome all'ultimo disco). Vent'anni di carriera appena compiuti (Turbe Giovanili, è del 2002, due anni dopo il salto main stream con Tradimento), 10 album (più uno dal vivo e una raccolta), tanto oro e platino e multiplatino... ma Fabrizio Tarducci da Senigallia è sempre lui. Quello che, quando ha finito gli studi e "tutti stavano trovando un lavoro 'inquadrato', sapevo di dover tenere duro, di voler restare stretto al mio sogno".
Il Fabri Fibra Live 2023 sarà all'Arena Capo Peloro di Messina (data aggiunta in corsa), a Palermo (il 29 luglio, per il Green Pop Fest ai Cantieri Culturali della Zisa) e ad Acri (Anfiteatro, 1 agosto). Lui che viene dalla sostanza della provincia marchigiana ("anche se vivo a Milano da più di 10 anni"), che è cresciuto nella provincia dell'impero musicale, lo sa che la forma vale ma non troppo. Che non c'è un modo diverso di intendere il rap tra Nord e Sud, per i ragazzi "che fanno girare questa musica sui loro telefonini, vederla dal vivo è sempre come chiudere un cerchio".
Chi ti ha ispirato? Chi vorresti ispirare?
"Voglio ispirare i ragazzini, proprio come da ragazzino gli Assalti Frontali, i Sangue Misto, gli Articolo 31 o i Lost Boyz hanno ispirato me. Vorrei che, prendendo in mano un mio disco, qualcuno capisca che da grande vuole fare il rap, qualcun altro le grafiche, eccetera. Sento la responsabilità di aprire il mercato, per dare la possibilità anche ad artisti più piccoli di ottenere dei contratti".
Hai fatto un gavetta "all'antica". Consigli ai giovani "talent"?
"Se un adolescente oggi ha intenzione di aprire una pizzeria mentre tutti gli dicono che deve andare a fare l’impiegato o di approfondire uno sport o finire in una catena di montaggio, deve tenere duro e coltivare questa passione perché è quella che gli salverà nella vita".
Ti si può conoscere ascoltandoti? C'è Fabrizio dentro ai pezzi di Fibra?
"Ho sempre cercato di essere il più onesto possibile quando scrivo, in modo che chi ascolta i testi riesca a trovare nelle canzoni quelle emozioni e l’energia che servono per affrontare giornate e vita".
Se a te che le parole sono indiscutibilmente la tua musica dico... intelligenza artificiale?
"Io credo molto nell’esperienza diretta, nella vita in prima persona. Credo che le cose che rimangono siano quelle che arrivano alle persone perché vengono da un vissuto, che poi elaborato può diventare una canzone, una storia per un libro o per un film. Nell’intrattenimento questa cosa funzionerà sempre".
C'è un futuro da scrittore nel tuo futuro?
"Scrivere è sempre scrivere, purché si abbia da dire".
Applausi (per Fibra).
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