Con tre anni di ritardo ma con tante di quelle cose fatte in mezzo da poter gridare che «Il mondo è nostro». Cresce l’attesa per il concerto di Tiziano Ferro allo Stadio San Filippo di Messina, il 4 luglio, unica tappa tra Sicilia e Calabria. Previsto nel 2020 e rinviato un paio di volte negli anni a causa delle restrizioni dovute all’emergenza covid, il tour è pronto a sbarcare in riva allo Stretto, dove Tiziano tornerà a cinque anni di distanza dal trionfale concerto del 2017.
Poche le notizie trapelate sullo spettacolo, ma alcune certezze ci sono già: innanzitutto il numero di biglietti venduti sinora, oltre 30mila – come ribadito dallo storico organizzatore siciliano Carmelo Costa – con un pubblico proveniente da tutta l’Italia meridionale, ma anche dal Centro Nord Italia, con una enorme ricaduta economica sulla città e i comuni limitrofi. Ancora disponibili circa 7 mila tagliandi. E poi lo spettacolo che sarà allestito nello stadio di San Filippo. Se nel 2017 Tiziano Ferro stupì tutti con una cascata d’acqua che lo investì dal tetto del palco, con un effetto scenografico sorprendente, quest’anno saranno le immagini video che stupiranno pubblico ed addetti ai lavori: telecamere dappertutto ed un drone che dal backstage accompagnerà Tiziano sul palco, girando poi intorno alle fasi salienti dello show.
Impressionanti i numeri dello spettacolo: 60 autotreni di attrezzature, tre gru, 800 persone impegnate alla realizzazione, 140 tonnellate di zavorre: il meglio del meglio delle professionalità italiane e siciliane per un altro pezzo di storia della musica in Sicilia. Messina, quindi, si prepara ad accogliere l’enorme flusso di spettatori: saranno necessari alcuni lavori di manutenzione allo Stadio, mentre il piano viario, i bus navetta ed i parcheggi dovrebbero ricalcare quanto predisposto lo scorso anno in occasione del concerto di Vasco, con provvedimenti che hanno certamente funzionato meglio che negli anni precedenti.
Il tour ormai prossimo (via il 7 giugno Lignano Sabbiadoro) segna il suo ritorno con l’ultimo album «Il mondo è nostro» («El Mundo es nuestro» nella versione per i Paesi di lingua spagnola), attualmente in testa alla programmazione di tutte le radio italiane con il nuovo singolo «Destinazione Mare», «…un inno alla vita nuova, una canzone che racconta le fasi di cambiamento che attraversiamo, ponendo la fiducia cieca nel futuro» e quella «duplicità fra testo crepuscolare e suoni di dance floor che è ciò che più mi appassiona in Destinazione Mare». Al suo fianco non c’è più Timbaland, il guru dell'hip hop americano, che lo aveva affiancato nel precedente «Accetto miracoli». Tiziano ha prodotto i pezzi in prima persona, lavorando gomito a gomito con il fonico Marco Sonzini. Venti anni di carriera, oltre 20 milioni di dischi venduti nel mondo ed oltre 200 canzoni pubblicate in 5 lingue (italiano, inglese, spagnolo, portoghese e francese). Con un denominatore comune: vita e musica sono sempre andate di pari passo, nei suoi dischi. E «Il mondo è nostro» non fa eccezione. Il cantautore di Latina si è ritrovato di fronte a quello che lui stesso ha definito uno smarrimento. Non è un caso che abbia scelto come singolo apripista «La vita splendida», una canzone bilancio. Un bilancio che adesso passa da Messina.
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