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A Messina i 101 anni della Filarmonica Laudamo: un cartellone di qualità e varietà

Il calendario degli eventi presentato al Teatro. Si ricomincia subito col botto: protagonista uno dei più grandi pianisti italiani, Giuseppe Albanese

La conferenza stampa al Teatro

Si riparte e lo si fa alla grande, com’è nella tradizione della Filarmonica Laudamo e come richiede un momento importante come questo, in cui massimo dev’essere lo sforzo di tornare a una condizione di vita accettabile. E per farlo la prestigiosa associazione musicale messinese, il 24 ottobre, proporrà quale concerto di inaugurazione della sua 101. stagione Giuseppe Albanese, stella di prima grandezza dell’universo pianistico. Albanese presenterà “Invito alla danza” un excursus tra le più significative melodie realizzate da alcuni dei grandi compositori dell’800 e del ‘900 per balletti diventati capolavori assoluti, che di recente è diventato anche un cd per la prestigiosa Deutsche Grammophon.

La presentazione della stagione è avvenuta, come è ormai tradizione ieri mattina al Teatro Vittorio Emanuele, presenti l’assessore comunale alla Cultura, Enzo Caruso, i vertici dell’Ente, Orazio Miloro e Gianfranco Scoglio, il presidente della Filarmonica, Domenico Dominici, la vice, Alba Crea, e il direttore artistico Luciano Troja, che prima di illustrare il programma ha doverosamente ricordato Manlio Nicosia e Giovanni Molonia, colonne dell’associazione.

Ai saluti di Dominici, sono seguiti quelli di Caruso, che ha sottolineato la centralità dell’associazione nella storia culturale cittadina fin dal suo nascere, oltre cento anni fa, e di Scoglio e Miloro, che hanno ribadito la disponibilità e l’impegno nei confronti delle realtà musicali messinesi. Quindi si è entrati nel vivo della conferenza stampa con Luciano Troja che ha insistito molto nella sua introduzione sull’atteggiamento che come ascoltatori e appassionati bisogna avere durante i concerti, fondato su pazienza e benevolenza, alla luce della necessità che si ha di recuperare un equilibrio spirituale ed esistenziale a cui la musica può contribuire in maniera decisiva.

Com’è ormai tradizione la stagione della Filarmonica, che si terrà quasi totalmente al PalaCultura “Antonello da Messina”, si muoverà lungo direttrici che permettono l’incontro e la commistione di stili e tendenze, in cui ogni genere trova il suo spazio e la sua declinazione più efficace.

La classica farà al suo solito la parte del leone con alcuni grandi solisti e stelle del firmamento classico internazionale, ma anche il jazz e le musiche di confine mostreranno alcune delle loro eccellenze. Così come si rinnova l’appuntamento con la rassegna del giovedì Accordiacorde, rassegna sui nuovi linguaggi musicai, che giunge alla sua nona edizione.

Il cartellone

Per la classica oltre ad Albanese, saranno di scena il 31 ottobre il violoncellista Alessio Pianelli con l’Alinde Quartett, mentre il 7 novembre sarà la volta della pianista Ilia Kim e Piero Rattalino che ci introdurranno con un concerto/racconto nel mondo di Fryderyk Chopin. Il 14 novembre sarà la volta di uno dei maestri del jazz mondiale, Franco D’Andrea, un artista di straordinaria bravura e sensibilità.
Il 21 il clarinnettista messinese Giuseppe Balbi si esibirà con il Quartetto Noûs, formazione da camera tra le più apprezzate in Italia. Novembre si chiuderà il 28 con il duo composto dal famoso pianista Maurizio Baglini e dalla violoncellista Silvia Chiesa.
Chiuderà il 2021, il 12 dicembre, un concerto molto interessante e stimolante, quello degli Unavantaluna, che con gli strumenti della tradizione popolare siciliana affronterà le pagine di un autore classico come Hector Berlioz.
Il nuovo anno sarà aperto il 12 gennaio con l’omaggio a Riccardo Casalaina, promettente compositore messinese morto giovanissimo nel terremoto del 908, a cui si renderà con La Musica ritrovata, concerto che s’ispira al volume omonimo curato da Maria Assunta Munafò. Il 16 gennaio sarà di scena, per il terzo anno consecutivo, la Corelli Jazz Band guidata da Giovanni Mazzarino, ensemble che ha incontrato fin dal suo nascere i favori del grande pubblico e creatura del Conservatorio di Messina. È reduce del successo riscosso al Sicilia Jazz Festival svoltosi a Palermo.
Ancora il Corelli alla ribalta il 23 con un concerto d’eccezione della sua Orchestra Sinfonica, diretta da Bruno Cinquegrani, che vedrà quest’anno come solista d’eccezione Emmanuel Pahud, primo flauto dei Berliner Philharmoniker. Il 30 Alberto Ferro, docente al Corelli, tratteggerà con il suo pianoforte Un ritratto dell’Italia dal Settecento a oggi.
Si preannuncia ricco di stimoli l’esibizione di Geoff Westley, pianista, compositore e direttore d’orchestra (ha guidato tra l’altro anche la London Symphony Orchestra) tra i più apprezzati a livello mondiale per le sue collaborazioni con artisti quali Peter Gabriel, Bee Gees, Vangelis, così come con Lucio Battisti e Claudio Baglioni. Un duo delle meraviglie, Orazio Sciortino al pianoforte e Domenico Nordio al violino, sarà il protagonista del concerto del 13 febbraio, mentre il 27 suonerà l’Eolian Trio, felice incontro di tre ottimi musicisti.

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