Si riparte, dopo il clamoroso autogol rispetto al quale, per fortuna, si è riusciti a limitare i danni. Si riparte coi concerti, l’autogol fu quello commesso dall’amministrazione De Luca, quando assessore allo Spettacolo era Pippo Scattareggia, nel chiudere le porte in faccia ai concerti di Ultimo e Tiziano Ferro, in nome di un bando, quello per la concessione pluriennale dello stadio Franco Scoglio, il cui naufragio è cronaca delle scorse settimane. A limitare i danni ci ha pensato Francesco Gallo, colui che, da assessore di un’altra Giunta, quella che nel 2005 era guidata da Francantonio Genovese, fu il primo a credere nelle enormi potenzialità che una piazza come Messina e uno stadio come quello di San Filippo (il più grande della Sicilia e, da Napoli e Bari in giù, del Meridione, coi suoi oltre 40 mila posti a sedere), aveva per ospitare i grandi eventi. I segnali molto più concreti erano già giunti nei mesi scorsi, ma da ieri è ufficiale: il 17 giugno Vasco Rossi tornerà a Messina, allo stadio Franco Scoglio, per una delle tappe aggiuntive del suo tour “Vasco Live”, rimandato per due anni consecutivi a causa dell’emergenza Covid. Per il “Blasco” sarà la quinta volta in riva allo Stretto, un “amore” sbocciato nel 2007, rinnovato l’anno seguente e poi con altri due eventi nel 2015 e nel 2018. Tutti sold-out, con l’ultimo concerto, quello di tre estati fa, che fece registrare il record assoluto di incassi in Sicilia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina