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Ninni Bruschetta e Cettina Donato sono "I Siciliani" sui versi di Caldarella

Esce ufficialmente oggi un cd molto particolare, che mescola i versi raffinati e duri del poeta siciliano Antonio Caldarella con la grande musica jazz, realizzato da una coppia artistica tutta messinese, ovvero l'attore Ninni Bruschetta e la musicista e pianista internazionale Cettina Donato. E la poesia di Caldarella  torna a vivere nella travolgente interpretazione di Bruschetta, in equilibrio tra recitazione e canto, e le suggestive composizioni originali firmate da Cettina Donato, accompagnata da un quartetto jazz e dagli archi della Bim Orchestra. Il disco, prodotto dall'etichetta AlfaMusic, è una suite di 8 brani e 3 preludi per pianoforte, tutti composti e arrangiati da Cettina Donato, impegnata in questo disco al piano e - nel brano che dà il titolo al disco “I siciliani” - alle percussioni. Con la sezione archi della Bim Orchestra unita al quartetto jazz, Cettina Donato torna al suo antico amore per il large jazz ensemble: a completare la formazione il sassofonista Dario Cecchini, il contrabbassista Dario Rosciglione e il batterista Mimmo Campanale.
Le atmosfere sonore e vocali che Ninni e Cettina sono riusciti ad ottenere in questo cd sono strabilianti, voce roca e certe volte d'improvviso un grido disperato nel buio, tra una nenia notturna poco amara e un amore troppo disperato, in un florido miscuglio esistenziale che spesso pare ricamato ricordando la vita da prendere a morsi tra Gaber e Jannacci, perdendo finalmente il senso del tempo e dello spazio mentre si ascoltano in silenzio un verso o le note inedite.
Le poesie. Le Siciliane è interpretata dall’attrice e cantante Celeste Gugliandolo, Ninni Bruschetta presta la voce a tutti gli altri brani, che descrive nel suo personale dettaglio dell’anima scorrendo i vari titoli: «I Siciliani è un’idea moderna. Le Siciliane è un’idea antica. Alcol è un’ubriacatura di acquavite di Sardegna: Filu ’e ferru malidittu! Amico Fragile l’aveva scritta per me, ma mi disse di no. Io ero a Belgrado il giorno del suo funerale e lui l’aveva già scritto. Amore Segreto è per chi sa amare tutte le donne insieme, ma una alla volta. Amuri miu è solo questo. Ninna Nanna è una profezia. Vorrei nuotare… nel tuo stesso mare. E dove sennò?».
Antonio Caldarella, scomparso nel 2008, fu attore, poeta e pittore. Originario di Avola è cresciuto poi tra Napoli, Messina e in giro per il mondo. Le sue poesie sono edite da piccole case editrici siciliane che avevano capito il suo genio, senza che lui si sforzasse di fare qualcosa di più che non fosse scriverle. Persino Jean Paul Manganaro ha scritto parole meravigliose su di lui. Ma dev’essere stato un caso. Forse si erano parlati una sera davanti al mare. I suoi quadri, gli acquerelli e persino i bigliettini da visita dipinti a mano, sono sparsi nelle case di amici e conoscenti che li custodiscono gelosamente. Racconta Ninni Bruschetta che «questo disco è una storia. Cos’è una storia? Oggi la prima cosa che ci viene in mente è una storia su Instagram. Forse perché neppure i social sono riusciti a privarci di questa parola. Le storie sono fatte da uomini e gli uomini non possono fare a meno delle storie. Questo disco è una storia che è fatta di tante storie. C’è la storia di Antonio, che scriveva poesie, dipingeva, recitava e poi moriva troppo presto. Per me era prima di tutto un amico ed era il protagonista di tutte le storie delle nostre serate, dall’aperitivo al bicchiere della staffa. Era un uomo di successo. Non perché ne parlassero in televisione o sui giornali, ma perché mieteva cuori di uomini e di donne».

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