Ormai siamo al ridicolo. Dopo trent’anni di chiacchiere a vanvera mentre i fondi stanziati rischiano di polverizzarsi adesso viaggiamo pure a “due velocità” per il Palagiustizia satellite inesistente, come quel famoso Cavaliere calviniano. Mentre il Ministero è praticamente ancor ancorato all’ipotesi Ospedale militare ormai tramontata da un pezzo per la città, in città invece si discute salottieramente parlando sull’ennesima sede proposta dai privati, e questa volta l’edificio è molto prestigioso, ma in contemporanea c’è l’opzione dei palazzi Inps, che sembrava la soluzione a portata di mano di tutti i mali ma ancora tarda a decollare, come si dice in questi casi. O forse non decollerà mai. Praticamente siamo ancora al sottozero della giustizia ipotizzata e mai realizzata.
Leggi anche
Intanto la gestione strutturale in città è arrivata a livelli sconcertanti. Solo qualche esempio: a Palazzo Piacentini molti operatori sono costretti da anni nel seminterrato tra umidità e sporcizia e non ci sono aule adeguate per le udienze, i locali in affitto della sede del Giudice di pace sono “fuorilegge” e in condizioni a dir poco vergognose come abbiamo più volte documentato, gli archivi cartacei continuano ad essere sparsi in vari palazzi di proprietà privata con un esborso di centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico per gli affitti.
Sì, è una storia ridicola.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia