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Calma e sangue freddo. La città si aspetta una voce unica...

Calma e sangue freddo. Questa città non ha bisogno di altro. Come tutto il Paese, siamo invischiati in un'emergenza dalla quale nessuno può ancora dire come e quando usciremo. Ma proprio per questo ci vuole calma e sangue freddo, da parte soprattutto di chi rappresenta le istituzioni.

L'ultimo post su Facebook del sindaco Cateno De Luca ha suscitato l'effetto di un ulteriore tsunami con l'annuncio che rimanda a un'ordinanza da firmare alle 19 di stasera e che sostanzialmente dice: chiudo l'intera città fino al 3 aprile, coprifuoco totale, garantiti solo i servizi minimi di prima necessità. Effetto panico che si aggiunge alle paure e ai timori diffusi tra la gente.

E se è sacrosanto da parte del primo cittadino richiamare tutti al senso di responsabilità, e se è suo dovere, con i compiti affidati alla polizia municipale, di perseguire tutti i trasgressori dei divieti, è anche vero che un sindaco non ha i poteri sostitutivi dei commissari governativi, non può scavalcare i compiti del presidente del consiglio dei ministri e dei prefetti.

Il sindaco De Luca sta forzando la mano, in linea con quanto richiesto da tutti i sindaci della Lombardia, che invocano misure ancora più drastiche.

La situazione è troppo delicata per permetterci scontri istituzionali o fughe in avanti o peggio provvedimenti che poi devono essere revocati. Il sindaco nelle sue dirette social ha ribadito puntigliosamente tutto quello che lui può e non può fare.

Tutti i sindaci di tutte le città italiane in questo momento devono attenersi alle disposizioni governative, senza togliere né aggiungere nulla.

E dunque un invito al senso di responsabilità va rivolto anche a chi guida la città. L'auspicio è che ora, al più presto, prefetto e sindaco metropolitano di Messina spieghino alla città cosa si deve e non si deve fare da oggi al 3 aprile. Attenti alle parole, alle immagini che vengono veicolate, ai messaggi.

Bisogna fermare il virus, prima di ogni altra cosa, ma anche dare forza e coraggio ai messinesi. E reprimere con durezza tutti i comportamenti che non rientrano nelle disposizioni del decreto vigente su tutto il territorio nazionale.

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