Non si può accettare che un sindaco, in diretta Fb, dica che un giornalista ha “comprato” informazioni. Non può farlo, se non ha le prove di quello che afferma. E, dunque, da Cateno De Luca attendiamo che con lo stesso risalto dica che le informazioni pubblicate dalla Gazzetta erano assolutamente corrette, addirittura in linea con la sua campagna di “moralizzazione” portata avanti all'insegna del “pagare meno pagare tutti”. Questo quotidiano, fin dal primo giorno dell'offensiva lanciata dal sindaco, si è schierato a suo fianco, ritenendo che è una questione di giustizia sociale far pagare i tributi soprattutto a coloro che possono farlo, avendo invece un occhio di riguardo per i veri drammi sociali, per le famiglie finite realmente sotto la soglia della povertà. E se il sindaco ha invitato tutti gli assessori a mettersi in regola, perché devono dare loro il primo esempio (avrebbero dovuto sentirlo loro questo dovere...), ciò gli fa onore. Ma è proprio per questo che la conclusione della sua diretta su Facebook è inconcepibile: niente di quello che è stato scritto sulla Gazzetta era falso o esagerato. E nessun giornalista della Gazzetta ha mai “comprato” notizie. Sarebbe come affermare da parte nostra, senza prove, che sindaco e assessori “comprano” i voti.