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Tributi, riscossioni, rateizzazioni: ecco il nuovo regolamento del Comune di Messina

Il nuovo regolamento delle entrate comunali è, tra le altre cose, una mano tesa verso chi si ritrova in situazioni di difficoltà e, pur volendo, non riesce a pagare quando dovuto alle casse di Palazzo Zanca. Sembra essere questa la ratio del provvedimento approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Basile, su proposta dell’assessore Roberto Cicala, e che dovrà ora passare al vaglio del consiglio comunale. Lo schema di regolamento generale delle entrate comunali, oltre alla necessità di adeguare la gestione delle entrate alle nuove norme, «con particolare riferimento alla riforma della giustizia tributaria» entrata in vigore nel 2022, e di «avviare la piattaforma delle notifiche digitali», ha un obiettivo di fondo che prevale sugli altri: «Potenziare e semplificare l’istituto della dilazione e rateizzazione dei pagamenti, tenuto conto delle principali esperienze e criticità» emerse col regolamento attualmente in vigore e, soprattutto, «dell’opportunità di agevolare i contribuenti e i debitori che si trovano in oggettivo stato di difficoltà, ma si impegnano proattivamente ad onorare i propri obblighi nei confronti dell’amministrazione».
Ecco perché il cuore del nuovo regolamento è l'articolo 46, quello relativo, appunto, alla rateizzazione. Un beneficio che, viene specificato, «può essere concesso per il pagamento di tutte le somme contestate ed intimate con avviso di accertamento che ha acquisito efficacia esecutiva». In questi casi è il funzionario responsabile del tributo, «su richiesta del debitore che versi in una situazione di temporanea e obiettiva difficoltà», a concedere la ripartizione del pagamento delle somme dovute in rate mensili (il massimo è di 72 rate), con una rata minima di 100 euro. Questo lo schema: fino a 200 euro nessuna rateizzazione; da 200 a 600 euro fino a tre rate mensili; da 600 a 1.200 fino a sei rate; da 1.200 a 2.400 fino a dodici rate mensili; da 2.400 a 4.000 fino a diciotto rate; da 4.000 a 6.000 fino a ventiquattro rate; da 6.000 a 15.000 fino a trentasei rate; da 15.000 a 30.000 fino a quarantotto rate; da 30.000 a 50.000 fino a cinquantadue rate; infine oltre 50.000 euro fino a settantadue rate mensili.
Il contribuente dovrà presentare una dichiarazione che attesti le condizioni di temporanea ed obiettiva difficoltà, «anche attraverso la dichiarazione delle disponibilità in essere al momento della dichiarazione al 31 dicembre dell’anno precedente, delle condizioni lavorative, nonché delle proprietà immobiliari, del debitore e del suo nucleo familiare».

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