Nelle città italiane la quota di popolazione soddisfatta per la vita nella propria città nel 2023 è generalmente alta ed è superiore all’80%. Il valore minimo si registra a Taranto (47,8%) e il valore massimo a Trento (95,4%). È quanto emerge dalla rilevazione “Quality of life in European cities”, condotta dalla Commissione Europea con il contributo dell’Istat in una selezione di città europee, con l’obiettivo di comparare i dati delle 26 città italiane considerate nell’indagine (edizione 2023) ad altre 59 città dell’Unione europea. In base allo studio, in sei città italiane si osservano percentuali molto alte della popolazione soddisfatta di vivere nella propria città (superiori al 90%) e sono: Trento, Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia, Bolzano. Trento, in particolare, si colloca anche al primo posto della graduatoria europea (85 città). Quote piuttosto basse di popolazione italiana ritengono che la qualità della vita sia migliorata negli ultimi cinque anni. Fanno eccezione Bari e Messina. A Bari, in particolare, oltre la metà della popolazione (53,1%) ritiene che la qualità della vita in città negli ultimi cinque anni sia migliorata. Si tratta di uno dei risultati migliori registrati a livello europeo. A Messina, la percentuale è più contenuta, ma comunque rilevante (43,5%). Messina, però, figura nella parte bassa della graduatoria (le ultime quindici città) negli indicatori che riguardano il livello di soddisfazione di persone anziane, famiglie con bambini, omosessuali e immigrati. Tutti gruppi di persone nei quali solo una minoranza ritiene che la città sia un buon posto in cui vivere. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina