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Sulle linee ferroviarie della Sicilia a ritmo di... “Pop”

Il “Nuovo piano di investimenti in materiale rotabile” approvato dal governo regionale

L’ultimo piano di investimenti del materiale rotabile in Sicilia era datato 25 luglio 2022. Adesso, la Giunta Schifani ha apportato correttivi, sulla scorta di significativi aggiornamenti tarati su sopravvenute evenienze. La nuova delibera è stata approvata l’11 marzo scorso e contiene appunto modifiche e integrazioni. Alla luce di un precedente incontro tra l’assessore regionale per le Infrastrutture e la mobilità, Alessandro Aricò, con Rfi, si è stabilito di acquistare 9 treni elettrici Pop, per un costo di 90.000.000 di euro, Iva inclusa, a valere sulla programmazione Fesr Sicilia 2021/2027; altri 6 “Pop” a valere sul Fondo sviluppo e coesione regionale e/o nazionale, per 60 milioni di euro (sempre Iva inclusa); ulteriori due treni a trazione elettrica e composizione bloccata della velocità di 200 km/h, per totali 35 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione regionale e/o nazionale. Disco verde pure all’acquisto e installazione di apparecchiature del sistema Ertms (per la gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario e relativo segnalamento a bordo) e di altri dispositivi elettronici di sicurezza nei 25 treni Pop di proprietà della Regione, per un investimento a valere sul Pr Fesr 2021/2027 di 15.250.000 euro; via, poi, agli investimenti ciclici volti a estendere la vita utile di ciascun treno di nuova generazione già presente nella flotta (25 Etr Pop, più 22 Bimodali Blues, più 8 Etr Pop 2), per 67.100.000 euro (Fondo sviluppo e coesione regionale e/o nazionale).

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