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Imprenditoria a Messina, una lenta ripresa: tasso di crescita allo 0,09%

Studio elaborato dall’ufficio Statistica dell’Ente camerale, sulle rilevazioni effettuate da Movimprese: in un anno 2.604 nuove iscrizioni, ma anche 1.943 cessazioni

Ivo Blandina

Nel 2021 la consistenza dell’imprenditoria messinese tra aperture e chiusure fa registrare un saldo positivo di 661 unità. Un dato che, in realtà, poco si discosta da quello del 2020, pari a 605, e che evidenzia come l’economia del territorio cresca lentamente e con difficoltà, con un tasso pari a 0,09.
Secondo i dati elaborati dall’ufficio Statistica dell’Ente camerale, sulle rilevazioni effettuate da Movimprese, nello scorso anno, a fronte di 2.604 nuove iscrizioni, sono state denunciate 1.943 cessazioni, che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 63.471.

Il “primato negativo” spetta al Commercio: -309 (nel 2020, -310). Sembrerebbe accennare una timida ripresa il settore di Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con un dato sempre negativo (-76), ma in crescita rispetto al 2020, che registrava –117; stessa situazione per le Attività manifatturiere: -32 nel 2021; -76 nel 2020. Decresce ancor di più, invece, rispetto all’anno precedente, il settore dell’Agricoltura, silvicoltura e pesca: -47 nel 2021; -19 nel 2020.
L’unico dato in controtendenza è quello relativo al numero degli addetti: 135.248 nel 2021 contro i 130.715 nel 2020. L’occupazione cresce un po’ in tutti i settori, ma in particolare, si rileva un incremento per lo più nell’ambito delle Costruzioni (18.192 contro 16.796 nel 2020), delle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (16.748 contro 15.767 nel 2020) e del Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (6.294 contro 5.701).

«La pandemia ha aggravato il quadro fortemente compromesso degli ultimi anni – commenta il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – i suoi effetti devastanti hanno inciso profondamente sul nostro già debole tessuto economico e imprenditoriale. L’analisi dei dati conferma la recessione e la stasi che abbiamo sempre temuto. E i timidi segnali di ripresa vanno letti tenendo anche presente gli aiuti pubblici, agevolazioni e ristori, per quanto insufficienti e intempestivi. Speriamo di poter al più presto invertire la rotta pur se l’emergenza sanitaria ancora in atto preoccupa non poco».

Per quanto riguarda il Comune di Messina, non si ravvisano variazioni significative né sul saldo tra iscrizioni e cessazioni (191 nel 2021; 161 nel 2020), né sul fronte occupazionale (43.662 nel 2021; 43.294 nel 2020).
«Il miglioramento delle prospettive dell’economia registrato a livello nazionale non trova conferme nel territorio provinciale – aggiunge la segretaria generale della Camera di commercio, Paola Sabella – che evidenzia una sostanziale stasi dell’economia e una debolezza delle micro e piccole imprese. Anche il significativo contributo dato dalle regioni del Mezzogiorno alla crescita del tessuto produttivo del Paese non sembra trovare rispondenza nella realtà della nostra provincia, duramente provata dalla pandemia ancora in corso».

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