Da gennaio avere debiti con il Comune potrebbe costare parecchio caro. Ieri pomeriggio il Consiglio comunale ha votato a larga maggioranza il regolamento di regolarità tributaria che introduce dei nuovi parametri in particolar modo per gli esercenti. Se non si è in regola con i tributi comunali si rischia di perdere la licenza e di dover chiudere bottega. L’introduzione del regolamento è avvenuta dando seguito alla legge 58/19. Intanto vengono definiti tributi locali ai quali si applica la nuova normativa: la Tari, l’Imu, l’imposta di soggiorno, la tassa sui servizi indivisibili, il canone unico di concessione e l’esposizione pubblicitaria. La condizione di irregolarità tributaria che fa scattare le sanzioni da parte del Comune è quella di chi abbia un debito che risulti dalle entrate dei tributi locali superiore a mille euro. Un limite che in origine, nella versione stilata dalla Giunta (assessore Previti) era di 100 euro. È stato uno degli emendamenti presentati in aula dal vice presidente Nino Interdonato a mutare la soglia. Una seconda modifica è quella che ha scatenato le polemiche del Gruppo Misto che si è astenuto al momento del voto finale. L’emendamento prevede che per debiti fino a mille euro non si procede alle azioni esecutive prima dei 120 giorni dall’invio della comunicazione con il dettaglio del debito. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina