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Sicurezza edifici e territorio, 26 milioni per 35 opere nel Messinese. Ecco dove

Ci sono i fondi e i progetti, ora è corsa contro il tempo: 18 bandi devono essere avviati nei prossimi 10 mesi, mentre i restanti 17 entro quindici. Ricciardello (Ance): "Fiducia nei comuni"

La capacità di spesa degli enti locali è una delle maggiori criticità per lo sviluppo dei territori. Tanti finanziamenti rimangono solo sulla carta per la lentezza della burocrazia paralizzata dalle norme troppo intricate e contraddittorie.
Un'eccezione è rappresentata dai programmi di piccole opere dei Comuni avviati qualche anno fa dal Governo Nazionale su input dell’Ance, prendendo come modello altri paesi europei, tra i quali principalmente la Spagna che, basandosi su interventi di importi minori ma distribuiti in modo razionale e mirato sul territorio, ha prodotto risultati importanti.

“I programmi varati nel 2019 da Ministero dell’Interno e Ministero dello Sviluppo Economico – afferma il presidente di Ance Messina Pippo Ricciardello hanno erogato, secondo il monitoraggio recentemente fatto dal Dipartimento per la Programmazione Economica della Presidenza del Consiglio, tra il 75 e l’80 per cento dei 900 milioni complessivamente stanziati per opere di messa in sicurezza della rete stradale locale e interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale. Una piccola boccata di ossigeno per la nostra categoria in un periodo di grande crisi, soprattutto per le micro e medie imprese che costituiscono il tessuto del settore edile. Abbiamo, quindi, accolto con favore – sottolinea Ricciardello – il Decreto del Ministero dell’Interno dello scorso 23 febbraio, con cui sono stati ripartiti, in tutta Italia, quasi 2 miliardi di euro per il 2021, con la previsione di ulteriori 7 miliardi e mezzo dal 2022 al 2030, con l’auspicio di ulteriori aumenti delle somme stanziate, già sollecitati dalla nostra Associazione in ambito nazionale".

L’iter prevedeva la presentazione, da parte dei Comuni più piccoli, dei progetti entro il termine dello scorso 15 settembre, e, a fronte di 9.000 richieste, sono state considerate ammissibili 8.176 opere, di cui, per il 2021, ne sono state finanziate 2.846, destinate alla messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, per un investimento complessivo di circa 1.878 milioni di euro. Alla Sicilia sono destinati 105,4 milioni di euro, di questi 26 milioni per 35 opere da realizzare nella provincia di Messina, con un importo medio intorno ai 735 mila euro per ciascun progetto. "E’ importante precisare che questi finanziamenti hanno avuto un buon esito soprattutto perché la loro attuazione è legata a tempi ben precisi, decorrenti dalla data di emanazione del decreto di attribuzione dei fondi, a secondo dell’importo dei lavori. Per la nostra provincia – continua Ricciardello – 18 progetti devono essere avviati nei prossimi 10 mesi, mentre i restanti 17 entro quindici. Di conseguenza, siamo sicuri che i piccoli Comuni interessati emetteranno i bandi e svolgeranno le selezioni in modo rapido, usufruendo anche, in modo equilibrato, delle opportunità offerte dalla recente normativa nazionale che semplifica le procedure. Su questo ultimo punto, ovvero i cosiddetti decreti semplificazioni o sblocca cantieri – precisa Ricciardello – ho espresso serie perplessità all’interno dell’Ance, perché ritengo che potrebbero creare grosse criticità nel prossimo futuro, soprattutto alla luce di quanto avvenuto nei primi mesi di applicazione delle gare ad invito previste dalle disposizioni di legge. Solo se gli enti appaltanti selezioneranno gli invitati da elenchi di imprese del nostro territorio qualificate ed in possesso di adeguati mezzi, manodopera e tecnici, rispettando in modo corretto i principi di rotazione, si potrà evitare il ripetersi di fenomeni distorsivi della concorrenza tristemente noti nel passato recente del nostro Paese”.

Questa la divisione dei progetti: tre Acquedolci (995 mila euro costo complessivo, 702, 775), uno Alcara Li Fusi (un milione), tre Brolo (995, 995, 510), uno Castel di Lucio (997), uno Castell'Umberto (300), tre Fiumedinisi (340, 472, 188), uno Floresta (990), uno Fondachelli Fantina (906), uno Leni (725), uno Moio Alcantara (995), uno Novara di Sicilia (999), due Patti (998, 998), uno Pettineo (650), due Roccafiorita (320, 680), uno Rometta (950), due San Fratello (596, 401), due Sant'Agata Militello (600, 300), tre Terme Vigliatore (677, 720, 713), uno Tusa (225), uno Venetico (990)

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