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Interventi sul torrente San Filippo a Messina, pubblicata la gara

Massimo Minutoli

Pubblicata oggi dall'Ufficio del Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico in Sicilia, la gara per le indagini e la progettazione definitiva/esecutiva del “ 2° Stralcio funzionale relativo al Torrente San Filippo ”, facente parte di un intervento di più ampia dimensione che riguarda la mitigazione del “rischio alluvioni” con opere di sistemazione in alveo e dei sistemi arginali dei Torrenti San Filippo, Zafferia, Mili e Marmora a salvaguardia della pubblica e privata incolumità”. Le risorse disponibili per la realizzazione della progettazione esecutiva, provengono da un finanziamento di € 720.374,78 che la struttura commissariale, nell’ambito della riprogrammazione delle risorse previste dal DPCM 14 luglio 2016, "Modalità di funzionamento del Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico" ha destinato per questo intervento, identificato con il codice 19IRD39/G1 R.

Sull’argomento, l’Assessore alla Protezione Civile e difesa del Suolo, Massimiliano Minutoli, ha espresso soddisfazione per la disponibilità offerta dal Commissario di Governo, Dott. Maurizio Croce, che " ha compreso le motivazioni per cui questa Amministrazione ha sollecitato proprio questo intervento fra i tanti". L’asta torrentizia del San Filippo, come è ben nota alla cittadinanza, è lunga circa 8 km per una larghezza variabile che va da circa 60 m ai circa 20 m. Attraversa vari villaggi (S.Filippo Sup. e Inf., S. Lucia) per sfociare infine nel litorale ionico in corrispondenza di Contesse- Unrra.

Il costo presunto dei lavori previsti si aggira sui € 21.000.000,00 che meglio saranno definiti con la progettazione esecutiva (oggi andata in gara). Gli interventi prevedono una risagomatura dell’alveo ed abbassamento delle quote (in alcuni tratti particolari) intervenendo anche sul fondo alveo, essendo sovralluvionato; il rifacimento delle briglie, oggi danneggiate in più punti e che in caso di forte piogge potrebbero contribuire ad eventi di esondazione non regimentando in maniera adeguata il deflusso delle acque; il rifacimento dei muri d’argine, che in parecchi tratti sono stati demoliti e alla manutenzione di quelli ancora in esercizio; la realizzazione di vasche di calma e , ove possibile, l’eliminazione di piste in alveo.

L’obiettivo di questo intervento e quello di ripristinare la funzionalità idraulica del torrente, evitando i pericoli di esondazione, scongiurando eventi drammatici come nel 1974 ove, purtroppo, si registrò una vittima. Appare chiaro che oggi l’urbanizzazione non è più come nel 1974, il contesto appare molto urbanizzato e nelle adiacenze sorgono opere importanti come l’autostrada, lo stadio, il Palasport e nuovi insediamenti abitativi.

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