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Lavoratori della ex vigilanza venatoria, il Tribunale: Messina Servizi deve assumerli

"La FP CGIL e i lavoratori della ex Vigilanza Venatoria esprimono enorme soddisfazione per l’Ordinanza con cui il Tribunale di Messina sancisce che i lavoratori vantano un diritto soggettivo perfetto all’assunzione". Così la nota di FP CGIL  che "auspica che cosi si chiuda definitivamente una difficile vertenza che ha visto coinvolti i lavoratori della ex partecipata della Città Metropolitana da oltre 5 anni senza lavoro". "La FP CGIL ed i lavoratori della ex partecipata della Città Metropolitana dopo oltre 5 anni di calvario vedono la luce con l’esito favorevole del procedimento cautelare iscritto al n. 1270/2020 R.G., per cui il Tribunale di Messina ordina la loro assunzione presso la MSBC".

"I lavoratori della ex partecipata della Città Metropolitana per anni impegnati nella vigilanza venatoria ed ambientale, nonché nelle campagne antincendio, sono stati negli anni vittime della incapacità della politica di trovare una soluzione definitiva per la loro vertenza. Anni durissimi che li ha visti restare senza lavoro ed in una gravissima condizione di difficolta economica. Più volte, dichiara Francesco Fucile Segretario Generale FP CGIL, abbiamo portato la vertenza in Prefettura, all’attenzione del Governo Regionale, dell’Assemblea Regionale e delle Istituzioni Locali ma mai una risposta che ridesse dignità a questi lavoratori".

"Solo a distanza di anni durante un ulteriore apertura di contradditorio con la MSBC i lavoratori riescono ad avere ragione dinanzi al Tribunale di Messina che ne ordina l’assunzione. La FP CGIL segue da tempo la questione dei lavoratori della vigilanza venatoria e, dopo anni di conflittualità, nel 2019 si era ulteriormente richiesto al Presidente Lombardo l’assorbimento delle ex guardie venatorie nella Messina Servizi Bene Comune, in considerazione del loro inserimento nell’elenco di mobilità interaziendale giusta Determinazione n.564 dell’11 luglio 2019 della Città Metropolitana. I lavoratori, infatti, tenuto conto che hanno lavorato alle dipendenze della Multiservizi s.p.a. e di essere iscritti nell’elenco di Mobilità Interaziendale ex art. 24, comma 2, L. R. n. 20/2016 istituito dalla Città Metropolitana di Messina, lamentavano che il 19 agosto 2019 era stata indetta dalla Messina Servizi Bene Comune s.p.a. per il tramite del Centro per l’Impiego di Messina una selezione pubblica per l’avviamento al lavoro di 100 operatori ecologici senza che preventivamente si facesse riferimento all’elenco di mobilità interaziendale come invece prescrive obbligatoriamente l’art.24 della L.R.20/2016".

"I lavoratori esperiti tutti i tentativi di fa rispettare le norme de qua che li tutelavano pienamente, adiscono il Tribunale del Lavoro di Messina, difesi dall’avv. Ferdinando Grosso, che con Ordinanza del 18.06.2020 'Ordina alla Messina Servizi Bene Comune s.p.a. di assumere i ricorrenti a tempo determinato per la durata di dodici mesi con qualifica di operatore ecologico” sancendo in maniera netta che l’art.24 della L.R.20/2016 “nell’imporre un vero e proprio obbligo di preventiva chiamata degli iscritti nelle liste di mobilità, non sembra attribuire alle controllate (che, come chiarito, sono soggetti che agiscono iure privatorum) una potestà discrezionale nella scelta delle modalità di copertura del posto, sicché i lavoratori interessati che censurino la decisione di avviare una procedura selettiva invece di attingere da dette liste vantano non già una mera posizione di interesse legittimo, ma un diritto soggettivo perfetto all’assunzione'. La FP CGIL non può che esprimere viva soddisfazione per l’esito del giudizio che riconosce il pieno diritto all’assunzione dei lavoratori e auspica che le Istituzioni Locali e le Aziende partecipate interessate si impegnino a chiudere definitivamente una vertenza che da parecchi anni vede solo i lavoratori soggetti penalizzati".

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