Dopodomani, sabato, si fermeranno per tre ore i lavoratori della concessionaria della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Capo d'Orlando. Ma lo stop, dovuto all'assemblea in orario di lavoro indetta dal sindacato Fiadel, potrebbe anticipare anche azioni più dure, come il fermo totale della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, perché i lavoratori reclamano quattro mensilità arretrate dalla concessionaria del servizio Loveral e una parte del trattamento di fine rapporto dovuta dal comune paladino. Come si ricorderà a metà settembre dopo una controversia con l'ex concessionario, una Ati della zona, il servizio fu affidato con gara pubblica alla Loveral e Palazzo Europa si assunse l'onere di pagare ai lavoratori il tfr dovuto per il servizio sino al 15 settembre. Di quel tfr fu pagato ai lavoratori metà importo mentre dei mesi arretrati la Loveral ha versato pochi giorni fa un acconto. «Si avvisa che il mancato rispetto degli accordi presi da parte del Comune ed il perdurare dello stato di insolvenza, potrebbe indurre i lavoratori a decidere di attivare iniziative non tradizionali»: così si legge nella nota inviata da Ferdinando Vanto, responsabile provinciale “igiene ambientale” della Fiadel al sindaco di Capo d'Orlando, Franco Ingrillì ed alla Loverl srl. Lo stop di tre ore di dopodomani molto probabilmente avrà ripercussioni sull'intera giornata di servizio, per cui è probabile che il sindaco in queste ore avvisi la cittadinanza di non esporre fuori casa i contenitori dell'immondizia che per il turno settimanale riguarda l'indifferenziato. La vertenza che si è aperta, non sarà di facile risoluzione alla luce dello stato di salute dei conti più che precario di Palazzo Europa che non riesce a pagare puntualmente le fatture alla Loveral e quindi ripercuotendosi direttamente sul pagamento degli operai. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina