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Messina, la disperazione dei commercianti e il cinismo delle banche

Col cappio al collo. Strangolati dalla disperazione e dall'incertezza. Dagli effetti del coronavirus, e questo è evidente. Ma anche dagli istituti di credito che continuano ad operare come se da due mesi non ci fosse la pandemia e, dunque, chi non può più saldare le rate del mutuo o chi non ha potuto evitare la scopertura nel conto è solo un “cattivo pagatore” e va richiamato ai suoi doveri, altrimenti gli si pignora tutto.

Dai Dpcm che cambiano di ora in ora agli annunci improvvidi. Strangolati anche dalla prospettiva di una riapertura che molti temono sia solo un boomerang, perché presuppone costi maggiori rispetto ai miseri ricavi. E dopo due mesi di totale inattività, sarebbe solo la beffa che si aggiunge ai danni subiti.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Messina

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