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Coronavirus, alle Eolie si teme il tracollo: l'appello di operatori turistici e commercianti

Il porto di Vulcano, isola delle Eolie

Alle Eolie per il coronavirus si profila il tracollo del turismo e oltre un centinaio di operatori turistici e commerciali delle sette isole Eolie si appellano anche al Presidente della Regione, di attivarsi presso il Governo nazionale affinchè vengano approvati provvedimenti contro la crisi.

Tra i quali: la possibilità di accedere a finanziamenti commisurati al 25% del fatturato prodotto dell’anno 2019, garantiti dallo stato a tasso 0 e rimborsabili in almeno 10 anni a partire dal 2022; la sospensione di tutti i tributi locali e delle tasse fino ad aprile 2021; agevolazioni sul prezzo del biglietto di navi ed aliscafi per tutte le tratte da e per le Isole Eolie per incentivare il turismo; accesso alle misure di liquidità delle banche previste nel decreto, possa essere esteso anche per le imprese segnalate in Crif e la moratoria dei titoli bancari non andati a buon fine con esonero della trascrizione in Cai e sistemi informativi fino ad aprile 2021; l’obbligo per tutti coloro che si imbarcano verso le Eolie, siano essi turisti, pendolari o residenti in transito di avere effettuato prima dell’imbarco i test sierologici rapidi, fino alla durata dell’emergenza.

Gli operatori chiedono anche che "vengano realizzate delle strutture sanitarie per i necessari controlli in tutti i porti di accesso alle Isole Eolie e il potenziamento della struttura ospedaliera di Lipari e istituzione di un fondo di emergenza per le imprese in difficoltà".

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