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Messina Family Card, spesi 75mila euro in un giorno: la lista di tutti i negozi convenzionati

Seimila domande in due giorni. Almeno in 15mila faranno la spesa con la Messina Family Card che il Comune, per ora coi soldi della Regione, ha avviato da venerdì. L’allargamento della platea dei potenziali beneficiari avviata ieri ha dato i suoi effetti, ma sono state tante anche le richieste di rettifica e annullamento di domande, evidentemente compilate con qualche errore. E soprattutto sono arrivate le prime sospensioni per i furbi che hanno provato ad approfittarne.

Le 6046 domande registrate dal Comune attraverso la piattaforma online, rappresentano il 6% delle famiglie messinesi. Per lo più (4116 casi) si tratta di nuclei che non hanno reddito per via delle misure anticontagio e che non hanno nemmeno un sostegno da parte dello Stato o della Regione, sotto forma di Reddito di cittadinanza, cassa integrazione o bonus autonomi. Chi invece ha già un aiuto, quindi risponde alla casistica “C” dell'attuale dichiarazione, rappresenta il 30% dei casi. Per loro una card ridotta della quota che già ricevono dallo Stato. Il boom clamoroso di istanze è dovuto in particolar modo al fatto che le prospettive di incasso degli ammortizzatori sociali del Cura Italia sono piuttosto lunghe.

Ecco l'elenco dei negozi convenzionati

Palazzo Zanca, perciò, ha deciso di garantire il bonus spesa anche a coloro che sono in attesa del contributo pubblico da lavoro. Ne godranno fino a che non lo avranno materialmente in tasca e potranno cavarsela da soli. Nel momento in cui lo riceveranno dovranno comunicarlo per sospendere i voucher comunali. Potenzialmente, la platea potrebbe superare le 20000 famiglie. Oggi e domani la piattaforma della “familycard” sarà chiusa e non ci si potrà iscrivere: 48 ore per metterla a punto dopo le criticità emerse venerdì sulla incongruenze fra le opzioni “A” e “B” (nessun reddito e ricezione di sostegno da enti pubblici). Voucher sono stati assegnati anche a chi ha barrato solo la condizione “B”, mentre la prima è condizione determinante per accedere alla card.

«Da martedì – ha affermato il sindaco – i controlli incrociati con l’Inps chiariranno tutto e questo problema sarà risolto. Chi si rendesse conto di aver commesso un errore è meglio che lo dica». Nel breve volgere di qualche ora, in tanti hanno chiesto di poter rettificare la loro dichiarazione per non incorrere in una denuncia. Il Comune ha messo a disposizione un numero di telefono (0902144611, con il quale mettersi in contatto con i tecnici informatici che possono far rettificare la domanda in caso di errore di calcolo o annullarla in caso di mancanza dei diritti.

Ma i primi controlli hanno subito evidenziato come questa misura abbia fatto gola anche a chi ha provato ad approfittarne. Sono infatti ben 340 la card già sospese d’ufficio ad altrettanti messinesi che, nella maggior parte dei casi, hanno chiesto più voucher per lo stesso nucleo familiare. L’istanza può essere presentata solo da un membro e i benefici economici ricadono su tutti. Da martedì avranno azzerata la card che hanno a disposizione. Poi, 431 sono state le pratiche annullate di spontanea volontà da cittadini. È molto probabile che si tratti di persone che hanno capito, ieri, che in realtà non avessero diritto a questi soldi e che, preoccupati dai controlli e dalle possibili conseguenze, abbiano deciso di rinunciare.

Delle 3700 domande presentate venerdì scorso, dunque 771 erano “irricevibili”. Un 20% che lascia pensare. E intanto i messinesi non hanno atteso per iniziare a spendere i loro buoni che vanno da 300 a 800 euro, in base al numero di componenti dei nuclei familiari. Delle 6046 famiglie che hanno fatto la domanda, 4116 hanno già ricevuto i buoni (valgono circa 10.000 persone) che varranno per 30 giorni per un importo complessivo di 1.805.461 euro. Spesi nei supermercati, in un solo giorno, 75.000 euro per 836 famiglie (media 89 euro a nucleo). Il III Quartiere quello in cui si concentra il maggior numero di domande, 1534.

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