Arcipelago eoliano letteralmente in ginocchio, dal punto di vista turistico ed economico. Le disdette sia nelle strutture alberghiere che extralberghiere fioccano, toccando il 100% ad aprile e maggio e punte del 70/80% nei mesi di giugno, luglio ed agosto. D'altronde occorre evidenziare che, pur volendo, stando alle disposizioni vigenti, nessuno potrebbe raggiungere l'arcipelago ad aprile o maggio. L'emergenza sanitaria ha gettato nello sconforto gli operatori turistici che, dopo l'estate dello scorso anno che ha regalato più ombre che luci, attendevano la primavera e la Pasqua 2020 per ripartire, così come i ponti del 25 aprile e primo maggio. E i segnali per una partenza con il piede giusto c'erano davvero tutti. «Dall'inizio dell'emergenza - evidenzia Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie e delle Isole di Sicilia - le nostre strutture fanno il conto con una brusca frenata delle prenotazioni, contestualmente assistiamo alla disdetta da parte di diversi gruppi di stranieri, che poi sono quelli che popolano le Eolie in questo periodo, e di prenotazioni individuali. Le prossime settimane saranno decisive per capire l'entità del danno». L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.