Salta l'avvio, ma rischia di saltare anche l'intero svolgimento della stagione balneare 2020. È stato sospeso dalla Regione lo start ufficiale previsto per il 1 maggio, sono stati sospesi persino i prelievi per le analisi delle acque. E tremano le attività legate alla balneazione: lidi, centri sportivi, ristoranti legati al mare rischiano di non aprire. A rischio ci sono oltre duemila posti di lavoro. In Sicilia, almeno per ora, la stagione balneare non partirà. Alcuni dati significativi: a Messina e provincia ci sono circa 300 attività legate alla balneazione. Lidi ma anche attività legate alla ristorazione, bar e locali che offrono servizi, anche senza un vero e proprio lido. Oltre duemila posti di lavoro tra tempo indeterminato determinato e lavoro stagionale. E poi c'è l'indotto. Nel capoluogo i lidi sono una cinquantina. Sei milioni di euro il fatturato in gioco a Messina città. Una ventina di milioni di euro se parliamo dell'intera provincia. Un colpo letale per l'economia del territorio, quasi quanto il virus che lo ha inferto. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina