I rappresentanti di Fit Cisl, Faisa Cisl, Ugl e Orsa chiedono pari trattamento per i lavoratori Atm trasferiti ad Atm spa: "Il trasferimento dei lavoratori da Atm in liquidazione ad Atm Spa deve avvenire con tutti i diritti economici e normativi e con le medesime mansioni (anche se a seguito di licenziamenti collettivi). Non esiste alcuna discontinuità fra il servizio prestato dall’ATM in liquidazione e quello programmato dalla spa ATM che non apporta alcuna modifica dell’attività da prestare né è titolare di un know-how da offrire all’appalto". A scriverlo sono Letterio D’Amico, Lillo Sturiale, Giovanni Scannella e Gianmarco Sposito che ribadiscono quanto espresso nei vari incontri presso il Centro per l’Impiego. La procedura portata avanti dall’Amministrazione non convince, ma i sindacati lasciano una porta aperta.
"Nella fattispecie che oggi viene analizzata mancano gli elementi che devono concorrere insieme per escludere l’applicabilità dell’art. 2112. – continuano – L’Atm Spa non è dotata, allo stato, di propria struttura organizzativa e operativa visto che dovrà acquisire personale, mezzi, attrezzature, contratti di leasing e di locazione immobili. Ma se vengono garantiti tutti i lavoratori nei loro diritti economici e normativi, non abbiamo niente da censurare o contestare per l’anomala e disinvolta procedura".
Contestato, invece, il bando emanato da Atm Spa per l’assunzione di 70 apprendisti con contratto professionalizzante che, "oltre a violare i principi di equità e di giustizia sociale (escludendo i lavoratori che hanno prestato servizio con contratto a tempo determinato) è nullo, incoerente e non trasparente, costituendo un chiaro tentativo di eludere la legge per godere dei benefici dell’apprendistato e per evitare assunzioni a tempo indeterminato".
Fit Cisl, Faisa Cisl, Ugl e Orsa non comprendono, infatti, come possa concepirsi un bando del genere senza il rispetto della percentuale di preparazione tra il personale e gli apprendisti se la società, allo stato, non ha alcuna percentuale da rapportare, essendo priva di dipendenti. "Non ci sono nemmeno quelli da dedicare a funzioni di tutor degli apprendisti. Così com’è, è inconcepibile che il bando preveda che il requisito dell’età debba sussistere al momento dell’assunzione e non al momento della scadenza della presentazione della domanda».
Per Fit Cisl, Faisa Cisl, Ugl e Orsa si deve eliminare la barriera dell’età così da consentire, in un momento drammatico per la città proprio per i lavoratori over 29, di "rimettersi sul mercato del lavoro, consentendo all’azienda di acquisire lavoratori già sperimentati che andrebbero ad ottenere una maggiore qualificazione rispetto a quella già posseduta come lavoratori a tempo determinato".
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