Dovrebbe essere attivata domani l'applicazione del “CuraMessina”, il pacchetto di misure a sostegno delle famiglie piegate economicamente dalla crisi figlia del coronavirus. Palazzo Zanca ha messo a disposizione poco meno di 40 milioni di euro (6 dei quali arrivano da Stato e Regione) per far fronte ad un'emergenza che ha già contorni gravi. Il Comune e la Messina Social City hanno preparato l'applicazione per poter far registrare, via smartphone, chi avrà bisogno di un concreto aiuto per le spese primarie. Quando sarà varata l'app, chi si dovesse trovare in condizioni di indigenza, potrà compilare digitalmente l'autodichiarazione attraverso la quale segnalare la necessità di ricevere un aiuto. Occorre essere in possesso del documento di riconoscimento e soprattutto dell'estratto conto bancario o postale al 30 marzo scorso. La discriminante per l'accesso alle misure di sostegno, infatti, è la giacenza sul conto di una cifra inferiore a 300 euro per i single, e poi 100 euro in più per ogni componente familiare fino a quota 700 euro. Con fondi disponibili sopra queste soglie non si potranno avere aiuti da parte del Comune, perché si ritiene che si possa far fronte autonomamente alla crisi economica. Con i voucher, i messinesi in difficoltà economica potranno acquistare beni di prima necessità (alimenti e prodotti per la casa, in primis) ma non alcol, cosmetici, tabacchi e ricariche telefoniche. I negozi, da oggi, potranno iscriversi alla lista degli esercizi in cui saranno spendibili i voucher. Sempre digitalmente firmeranno la convenzione con cui accetteranno di ricevere dal comune il saldo delle card in 30 giorni, ma anche di verificare l'identità e gli acquisti dei messinesi. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina