Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Paura da Coronavirus, a Messina economia in ginocchio: cinema, teatri e alberghi vuoti

Nessuno è immune, siamo tutti contagiati. Messina specchio del Paese, dove non sembra esserci più differenza tra zone rosse e zone multicolori. Si vive letteralmente in uno stato di sospensione e, anche se ufficialmente nella nostra città non risultano esserci casi “positivi” da Coronavirus, è come se già ci fossero.

Tutto sospeso e se la salute, lapalissianamente, è il bene più prezioso, è pur vero che i danni all'economia di un territorio (è ovvio non solo Messina e la sua provincia) sono già stati inferti, sono devastanti, in qualche caso forse già irreversibili. E si sono abbattuti non su una città florida e con gli anticorpi adatti a reagire ai periodi critici e alle emergenze, ma su una delle tante città del Sud che vive perennemente sull'orlo del baratro e che, anzi, per molti aspetti, è da decenni che in quel burrone continua a precipitare.

È l'analisi contenuta nelle tre pagine di approfondimento "Messina e il coronavirus" che la Gazzetta del Sud oggi in edicola dedica all'argomento.

Cinema, teatri, agenzie di viaggi e alberghi di Messina rischiano davvero grosso, se presto non tornerà la fiducia e soprattutto le precauzioni non saranno così stringenti. Nelle due storiche agenzie di viaggi cittadine, Bisazza Gangi e Lisciotto Turismo, la biglietteria aerea ha avuto un crollo del 90%.

A Villa Pulejo, nell'ultima settimana, è saltato il 35% delle prenotazioni. Al Royal Palace Hotel non verranno più diverse decine di turisti greci che avevano prenotato da diverso tempo.

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia