Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Castel di Lucio, finanziata la progettazione per consolidare il centro urbano

Finanziata la progettazione per consolidare il centro abitato di Castel di Lucio, in provincia di Messina. Lo rende noto la presidenza della Regione siciliana, sottolineando in una nota che i residenti di contrada Santa Lucia, aspettano i lavori da oltre un decennio. Anni di attesa durante i quali hanno dovuto subire gravosi disagi come i danni alle abitazioni in seguito a movimenti franosi del terreno e che hanno portato a ordinanze di sgombero, senza considerare le deviazioni nella viabilità a causa della parziale chiusura di due arterie primarie. Adesso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha finanziato la progettazione esecutiva per opere di consolidamento proprio nell’area compresa tra via Durante e via Santa Lucia. Siamo in una zona che ha subito ingenti danni, già a partire dal febbraio del 2010, prosegue la nota. Una situazione che si è aggravata nella primavera del 2015 per effetto di avversità atmosferiche e che ha prodotto ulteriori lesioni nelle case e nel sistema viario e persino a diverse edicole funerarie del vicino cimitero, oltre a quelli alla rete dei servizi idrici e fognari. Le soluzioni tecniche previste dal progetto consistono nella realizzazione di trincee drenanti a pettine distribuite nella parte superiore del pendio e della profondità di cinque metri e in quella di sette paratie di pali in cemento armato, di lunghezza variabile e collegati in testa da un cordolo a sezione rettangolare. Si procederà, inoltre, aggiunge la nota, con un intervento di consolidamento delle fondazioni dei fabbricati danneggiati mediante un sistema combinato di resina espandente e micropali in acciaio. E ancora con la regimentazione delle acque piovane nell’area del cimitero con caditoie stradali per la raccolta delle acque bianche. Verrà infine ripristinata la pavimentazione stradale e risistemati i marciapiedi, conclude la nota

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