Altri 500 messinesi da arruolare nei cantieri servizi. Il Comune ha rispettato le consegne e, con un giorno di anticipo sulla data ultima di scadenza, ha presentato alla Regione i progetti che consentiranno di riaprire questa misura di sostegno alla povertà. Questa volta saranno 34 i luoghi nei quali le squadre di operai lavoreranno per tre mesi. Sono due in più della prima esperienza che ha vissuto nelle perfetta regolarità amministrativa ma ha anche fatto segnare la disgrazia della morte di Giovanni Caponata, il 56enne che stava lavorando all'interno della scuola Cannizzaro Galatti. Proprio la puntualità della prima tranche dei cantieri ha consentito a Messina di acciuffare anche il secondo finanziamento regionale, quello realizzato con i residui dei fondi non spesi dagli altri comuni messinesi. L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.