Gli albergatori del comprensorio di Letojanni chiederanno un incontro alle amministrazioni comunali per formulare le loro richieste: le tasse sono troppo elevate, e molte imprese rischiano la chiusura.
È un quadro a tinte fosche quello che è emerso dall’assemblea annuale di Federalberghi Riviera Jonica Messina, tenutasi ieri all’«Hotel delle Palme». È passata la proposta del vicepresidente Giovanni Foti di redigere un manifesto: «Dobbiamo far capire ai Comuni che non siamo mucche da mungere». Ha aggiunto il presidente, Pierpaolo Biondi: «La tassa di soggiorno deve essere sopportabile e dare servizi. Le nostre richieste costituiscono un grido di aiuto. La situazione peggiora di anno in anno. Saremo costretti a chiudere; è solo questione di tempo. Singolarmente non valiamo, ma abbiamo una sigla importante».
È stato deciso che, dopo la pubblicazione del documento, verrà analizzata la situazione nei vari paesi, soprattutto per quanto riguarda le aliquote applicate, l’eventuale introduzione dell’imposta di soggiorno (e la sua entità), la possibilità di usufruire di agevolazioni sulla Tari per i periodi in cui le strutture rimangono chiuse o di rateizzazioni. Verrà quindi chiesta l’apertura di un tavolo tecnico in ogni Comune, con la presenza almeno di sindaco, assessori al Turismo e al Bilancio e presidente del consiglio (e possibilmente anche del responsabile di ragioneria e tributi); gli albergatori presenteranno le loro proposte.
Nel corso dell’assemblea si è parlato pure della concorrenza sleale degli appartamenti offerti sul mercato in nero e della partecipazione alle fiere del turismo; è stata poi duramente criticata l’introduzione dell’imposta di soggiorno a Forza d’Agrò, con tariffe più che raddoppiate rispetto a quelle della vicina Letojanni. Sono stati inoltre illustrati gli aggiornamenti legislativi, le possibilità di accedere a finanziamenti e il progetto «Destinazione Riviera Jonica» (si sta lavorando a un sito e a un portale di prenotazione online).
Ai lavori ha assistito anche il sindaco di Antillo, Davide Paratore; altri primi cittadini, tra cui Danilo Lo Giudice di Santa Teresa di Riva e Alessandro Costa di Letojanni, lo hanno raggiunto per il pranzo augurale di Federalberghi, che si è tenuto presso il ristorante «Da Nino» del vicepresidente Gianni Ardizzone.
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