Suscitano stupore i tempi e i modi scelti dal sindaco di Messina per annunciare un provvedimento (peraltro non ancora notificato ai diretti interessati) mirato a sospendere i lavori d’installazione d’una rete di telecomunicazioni a banda ultralarga da parte di Open Fiber. In primo luogo perché quotidianamente – così come concordato con la stessa amministrazione municipale – Open Fiber condivide il giornale dei lavori con il Comune e Amam via posta elettronica certificata, mantenendo aperti tutti i canali per un più approfondito dialogo sugli interventi in atto. In più, Open Fiber ha già in fase di stipula della convenzione inoltrato al Comune una dettagliata mappa con l’evidenza dell’intero progetto. E il 3 ottobre scorso, lo stesso Comune ha ricevuto un’ulteriore integrazione con la sovrapposizione del progetto Open Fiber rispetto alla rete d’illuminazione pubblica. Nessuna risposta è invece arrivata riguardo la condivisione di altre mappe di sottoservizi presenti in città, nonostante le richieste più volte espresse per un miglior coordinamento dei lavori. Va inoltre aggiunto che i referenti territoriali di Open Fiber rispondono prontamente alle numerose segnalazioni provenienti da Palazzo Zanca, richieste d’intervento che spesso riguardano lavori non attribuibili alla stessa azienda ma ad altri operatori. Sulle contestazioni tratteggiate dal sindaco di Messina, Open Fiber si riserva di rispondere puntualmente al momento della ricezione dell’atto sindacale, certa però di essersi attenuta alle normative relative alla tipologia dei cantieri necessari alla posa e installazione della fibra ottica. È opportuno tuttavia sottolineare che nelle ultime settimane – contrariamente a quanto denunciato dal sindaco – a Open Fiber risulta un solo taglio della rete idrica riferibile ai suoi lavori. Open Fiber invita dunque il Comune alla celere convocazione del preannunciato tavolo tecnico, in modo tale da poter confrontarsi fattivamente su ogni singolo aspetto di un intervento infrastrutturale strategico per la città, peraltro senza alcun costo a carico dell’ente pubblico.