La vicenda dell'indagine sulle bollette d'acqua al Comune di Taormina, che ha portato all'arresto di un ex legale del Comune e al divieto di dimora di un ex dirigente, arriva proprio nelle ore in cui è tornata d'attualità al Comune di Taormina l'emergenza riscossione dell'ente locale. Il Municipio è al 55% della capacità di riscossione. Per questo il sindaco Bolognari ha disposto l'avvio di una procedura di riscossione coatta dei tributi per recuperare almeno un ulteriore 10% di riscossione tributi, pari a circa 3,5 milioni di euro. Negli anni si sono accumulate pendenze da parte di numerose utenze, non soltanto sul servizio idrico, ma anche per altri tributi come Imu, Ici, Tarsu e Tari. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola.