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Alloggi per fasce deboli, via libera in Sicilia ai finanziamenti per rilanciare le politiche abitative

Cancellare le incompiute e rilanciare le politiche abitative pubbliche in Sicilia. Con questo obiettivo il governo Musumeci ha approvato la riprogrammazione delle economie dei fondi ex Gescal messa a punto dall'assessorato alle Infrastrutture, guidato da Marco Falcone.

Via libera, così, a stanziamenti che incrementeranno il numero di alloggi a disposizione di fasce deboli, anziani e giovani, attraverso il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio degli Istituti autonomi case popolari.

«Stiamo lavorando – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando la decisione della Giunta – proprio con questo obiettivo. Recuperare le opere pubbliche incomplete significa ridare dignità al denaro e tradurre le promesse in fatti».

A Messina, in particolare, si interviene sulla storica incompiuta del rione San Giovanello. Grazie a quattro milioni e 200mila euro verranno completate tre palazzine che da decenni sono ridotte a scheletri, ricavando trenta alloggi popolari.

«Manteniamo gli impegni che avevamo assunto con la città dello Stretto - commenta l'assessore Falcone - indirizzando gli investimenti della Regione sul binario di virtuose politiche abitative, uno dei pilastri della nostra azione di governo. Per la Sicilia un duplice beneficio: archiviamo la vergogna delle incompiute e risaniamo i contesti urbani, dando finalmente una casa a chi la aspetta da tempo».

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