Pozza dei fanghi di Vulcano aperta, con ingresso a pagamento (ad eccezione dei residenti, come sempre), in questa penultima domenica di luglio. Potrebbe, però, essere l'ultima (con queste modalità) per la stagione estiva 2019. La Regione, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, in particolare l'assessorato all'Energia, ha intimato alla “Geoterme”, società che gestisce da un ventennio l'accesso, previo pagamento del ticket, all'area geomineraria dove insiste la “pozza miracolosa”, di chiuderla, nelle more di una gara che dovrebbe affidarne la gestione. A Palermo, infatti, avrebbero scoperto che i proventi dell'accesso ai fanghi termali, ritenuti bene minerario e, quindi, di proprietà regionale, finirebbero solo nelle casse della “Geoterme”. Inoltre, sempre dalla Regione, si evidenzia come la società vulcanara non sia mai stata destinataria di concessione. Nelle more che si dipani la matassa, il rischio concreto è la chiusura al pubblico del laghetto termale con gli inevitabili contraccolpi dal punto di vista turistico, già “penalizzato” dai fatti legati allo Stromboli.