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Vertenze supermercati a Messina: per Cambria sì dei creditori, tensioni sul fronte Gicap

Due vertenze agitano il settore della grande distribuzione messinese ma non solo, attraversato da una crisi senza precedenti. E, soprattutto - ricostruisce la Gazzetta del Sud oggi in edicola -, tengono col fiato sospeso circa 1300 lavoratori di due grandi aziende: Gruppo Gicap e Gruppo Cambria.

Vertenza Cambria. L’85% dei creditori ha detto sì all’accordo di ristrutturazione, omologato dal Tribunale di Barcellona. Il Piano prevede, tra le altre cose, l’accordo con Sma spa e Sma Sicilia srl (titolari di circa il 73% dell’indebitamento complessivo della Distribuzione Cambria), che hanno rinunciato a 77 dei 117 milioni vantanti e accettato il pagamento dilazionato del residuo in 25 anni senza interessi e la dismissione al momento dell’omologa definitiva della procedura di 10 punti vendita al “Gruppo Arena”. La fumata bianca garantirà il pagamento integrale dei creditori residuali (rispetto a Sma spa e Sma Sicilia), costituiti da centinaia di piccole imprese siciliane e il rilancio della propria attività, seppur con un perimetro ridotto.

Vertenza Gicap. L’affitto del ramo d’azienda della Gicap alla Like Sicilia, con quest’ultima che gestirà 42 punti vendita, ha subito un’accelerazione negli ultimi giorni, che preoccupa fortemente le segreterie nazionali e siciliane di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. La conciliazione, a parere dei sindacati, «ratifica anche azioni individuali aziendali che hanno peggiorato le condizioni contrattuali dei lavoratori, la maggior parte dei quali già sottoinquadrati», aggiungono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che si dicono «pronte ad avviare ogni azione legale a tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, sia nei confronti di Commerciale Gicap che di Like Sicilia».

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