Sembra il solito ritornello, ma quando c'è in ballo il futuro di 160 persone nulla può ritenersi scontato. O, peggio, sottovalutato. I precari di Palazzo dell'Aquila dopo aver vissuto mesi addietro un fine anno drammatico, nonostante alla fine della scadenza del loro contratto manchino parecchi mesi ( il 31 dicembre prossimo) lanciano l'allarme alle forze politiche a seguito del silenzio calato sulla loro vicenda. «E hanno ragione - afferma il consigliere comunale Alessio Andaloro - visto l'immobilismo che caratterizza questa Amministrazione. Nelle ultime sedute di consiglio comunale assieme ad altri consiglieri abbiamo lanciato un appello per riprendere il discorso, ora come Lega siamo pronti anche ad occupare in maniera permanente l'Aula consiliare se non ci verranno date notizie certe e, soprattutto, un programma di azioni per risolvere questo problema. È assurdo che anche la stessa politica regionale - accade solo a Milazzo e non in altri Comuni siciliani - sembra non interessarsi di queste persone. Mi chiedo quale sia la ragione. Ad oggi il destino di questo personale, che rappresenta una risorsa fondamentale dalla quale il Comune non può assolutamente prescindere, è nelle mani dell'Amministrazione e del consiglio comunale. Ovvero dei due enti che, da tempo, sono in contrasto e che anche sui bilanci si sono scambiati e continuano a scambiarsi accuse in merito ai ritardi e alle responsabilità che ne derivano».