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Lavoro a Messina, la compagnia Liberty Lines stabilizza trecento marittimi

Hanno tribolato per mesi, ma adesso possono cantare vittoria. Fumata bianca per i 72 marittimi di Liberty Lines dichiarati in esubero dalla società trapanese alla fine dello scorso settembre, a causa dell'estromissione dal servizio di collegamento veloce nello Stretto di Messina, tra il porto peloritano e quello di Reggio Calabria.

Ma non brindano solo loro: cin cin anche per altre decine di colleghi. In tutto sono trecento, infatti, coloro che adesso dormono sonni tranquilli in seguito alla stabilizzazione da parte della compagnia della famiglia Morace.

L'intesa tra la Liberty Lines e le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Usclac-Uncidim garantisce una boccata d'ossigeno a livello occupazionale ai lavoratori marittimi, dipendenti della società, impiegati sui mezzi veloci che effettuano servizio pubblico di linea tra la Sicilia e le 14 isole minori. E proprio su altre rotte saranno utilizzati i 72 marittimi che hanno pagato dazio nell'ambito dell'ennesima vertenza esplosa di recente.

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