C'è tensione tra i dipendenti della Dusty di Barcellona, che hanno trascorso “una Pasqua amara”, tanto da non aver potuto soddisfare le esigenze primarie delle proprie famiglie. Il disagio è causato principalmente dallo “stillicidio” costante che dura ormai da più di due anni nell'erogazione degli stipendi da parte della Dusty, (che a sua volta non riceve dal Comune il saldo delle fatture mensili per il servizio svolto), pagati con miseri acconti, anche del 30%. Un fatto questo che non contribuisce a rasserenare gli animi dei lavoratori che ancora attendono il pagamento per intero dello stipendio di marzo, cui si aggiungerà presto quello di aprile. Gli operai sono esasperati e, pur avendo dichiarato lo stato di agitazione, non hanno potuto attuare l'ennesimo sciopero, con il blocco della raccolta dei rifiuti, solo perché la coincidenza con le festività del periodo pasquale lo vieta. Ma già dalla prossima settimana, se non sarà saldato l'arretrato, i lavoratori incroceranno le braccia per l'ennesima volta. La scorsa settimana, a seguito di un incontro al quale, oltre ai sindacati, ha partecipato il direttore del cantiere della Dusty di Barcellona, promosso dal sindaco Roberto Materia, era stato promesso che anche per la mensilità relativa a marzo il Comune avrebbe erogato un acconto alla Dusty. Cosa che non è avvenuta. Ieri dunque i lavoratori, alla vigilia del 25 aprile e con l'approssimarsi della festa del lavoro dell'1 maggio, sono stati lasciati senza risposte. E quel che è più grave a giudizio degli stessi dipendenti della Dusty, ieri per tutta la mattinata «sia l'azienda che lo stesso sindaco non hanno risposto nemmeno alle nostre telefonate fatte per sapere a che punto è la nostra vertenza». Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.