Il Comune di Taormina prova ad arginare con un'ordinanza la tendenza, ormai dilagante, all'apertura in Corso Umberto, e più in generale nel centro storico della città, di attività commerciali dedite al “finger food”. Nel salotto della capitale del turismo siciliano aumentano infatti bar, rosticcerie e attività di vendita di prodotti da asporto e allora la casa municipale preannuncia un provvedimento per fermare il rilascio di ulteriori licenze riguardanti questo tipo di esercizi. La passeggiata caratteristica di Taormina, in sostanza, sta cambiando volto e dal boom delle vetrine di lusso si sta passando al proliferare di esercizi per la ristorazione. «È chiaro che bisogna cercare di invertire il trend - spiega l'assessore al Commercio, Andrea Carpita - perché Corso Umberto non può offrire soltanto laboratori artigianali e attività per il “mordi e fuggi”. Ci sono già abbastanza bar, ristoranti, locali ed esercizi che operano nel settore della gastronomia a vario titolo. Il Corso è saturo e c'è una fortissima concorrenza tra attività che operano nello stesso settore e spesso sono praticamente confinanti, attaccate l'una all'altra. Per questo verrà emessa al più presto, prima di giugno, un'apposita ordinanza sindacale con la quale intendiamo disciplinare il rilascio delle licenze in centro storico, ponendo dei paletti specifici su alcune tipologie di attività». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola.