Sembrava che con la firma del contratto di prossimità, che di fatto riapriva spiragli che parevano essersi chiusi con il nuovo bando per 30 assunzioni, il caso degli ex interinali dell'Atm fosse indirizzato ad una soluzione. E invece tutto finisce al Tribunale del lavoro. Gran parte dei 44 che per circa due anni hanno lavorato come autisti all'Atm, assunti con contratti di somministrazione tramite, appunto, agenzie interinali, hanno presentato ricorso. Tramite gli avvocati Tribulato, Di Mauro e Miraglia, gli ex interinali di fatto passano allo step successivo rispetto alla prima mossa dell'ottobre 2018, quando avevano impugnato i contratti di somministrazione sottoscritti, con tempistiche diverse, tra il 2016 e il 2018. «Tutti i ricorrenti - si legge in uno dei ricorsi - hanno lavorato alle dipendenze dell'Atm nel periodo 2016-2018, svolgendo le mansioni di autista di autobus, parametro 140 del contratto nazionale autoferrotranvieri». Rapporti di lavoro perfezionati «per il tramite dell'agenzia interinale Temporary Spa, la quale a seguito dell'aggiudicazione dei bandi di gara nel tempo pubblicati dall'Atm, provvedeva alla selezione pubblica degli operatori di esercizio». Tre le contestazioni: l'irregolarità della somministrazione, il diritto all'assunzione a tempo indeterminato in Atm e il diritto ad un risarcimento del danno. L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.