Un avviso pubblico per manifestazioni di interesse relative alla gestione delle scuole dismesse dislocate sul territorio cittadino. Ed entro due settimane il bando per gli stadi San Filippo e Celeste. Il Comune di Messina, così come sta tentando di fare anche sul versante degli altri impianti sportivi, si rivolge ai privati per servizi che l’ente pubblico ritiene di non essere più in grado di offrire adeguatamente agli utenti. I vecchi plessi, in gran parte localizzati nei villaggi, che non sono più adibiti ad attività scolastiche, potrebbero diventare centri sociali, punti di riferimento in quartieri a rischio. Quelle presenti nell’avviso pubblicato ieri dal Dipartimento Patrimonio di Palazzo Zanca sono «finalità di formazione culturale e turistica». Il privato, o un consorzio di privati, deve dimostrare di possedere una struttura organizzativa e operativa idonea a garantire un’adeguata attività all’interno dell’immobile concesso dal Comune. La durata dell’affidamento è stabilita in un periodo trentennale. I privati dovranno ovviamente prendersi cura di tutti i costi della struttura (pulizia, manutenzioni, attività di custodia e vigilanza, attrezzature, interventi di adeguamento e di messa a norma di impianti), non potranno “sub-concedere” ad altri il servizio ma a loro è consentito di attuare attività che possano portare reddito (punti di ristoro, bar, pubblicità, sponsorizzazioni e altro). Il termine per la presentazione delle istanze scadrà il 31 gennaio. Entro due settimane – annuncia il sindaco – sarà pronto anche il bando per la gestione degli stadi San Filippo e Celeste. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola