Messina è la prima città d’Italia per stato d’avanzamento nel Pon Metro. Sono stati ammessi a finanziamento 17 su 24 interventi del programma Pon Metro della città di Messina, per un importo complessivo di 62,2 milioni di euro, pari al 72,12% del budget totale. È questo il dato più importante comunicato stamattina, in una conferenza stampa, dall’assessore Carlotta Previti, al fianco dell’ing. Giacomo Villari, coordinatore dell’ufficio che gestisce il programma.
In sostanza si è passati da una spesa certificata, al giugno scorso, di meno dell’1% ad una spesa, oggi, del 106% rispetto a quanto era necessario rendicontare entro la fine dell’anno. Il dato più alto a livello nazionale, “nonostante partissimo quasi da zero”. L’assessore Previti, che ha voluto ringraziare il personale del Comune, ha fatto un excursus dell’iter dei Pon Metro, programma nazionale che prevede, per Messina, un budget di 86,2 milioni.
“Somme che erano spendibili già da agosto 2016, ma fino a giugno 2018 erano stati impegnati appena 3 milioni di euro. Tutto era stato disatteso”, ha spiegato la Previti. Da qui, a partire da agosto, la rimodulazione pressoché totale del parco progetti, che punta sull’ottimizzazione degli interventi in un unico programma di spesa. Qualche esempio: il progetto “Me-Smart”, da 5,5 milioni, che mira a rendere più “intelligenti” i servizi urbani; “Impleme” (1,4 milioni), un ufficio unico per la gestione delle entrate del Comune; una promenade tra Ganzirri e Torre Faro (8 milioni), con l’eliminazione del progetto hub intermodale stazione di Messina. Eliminato anche il progetto di alfabetizzazione dei rom, depotenziato quello per i senza tetto, con fondi dirottati su Arismè, l’Agenzia per il risanamento. A fine conferenza è intervenuto anche il sindaco Cateno De Luca: “La fondamentale sinergia tra fondi extra-bilancio e risorse correnti sarà alla base del bilancio di previsione, che approveremo tra fine anno e inizio gennaio”.
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