Un incremento della produttività nel 2018, pari al 24, 17% . È il dato significativo dell'attività svolta dall'Inps di Messina, emerso nel corso dell’incontro con la stampa di fine anno. Numeri in aumento quelli dell’Istituto di Previdenza Sociale provinciale sotto la gestione di Marcello Mastrojeni. «L’utenza – ha detto soddisfatto il direttore – rappresenta la nostra stella polare. Noi siamo un ente pubblico e se non ci fosse l’utenza non avremmo ragione di esistere». Sono 310 i dipendenti nelle sedi di Messina, e in quelle distaccate di S.Teresa, S.Agata di Militello, Patti, Barcellona e Milazzo. Dati alla mano, sono state 11.058 le pensioni liquidate di cui 8.360 quelle d’invalidità. 29.633 le domande gestite per coloro che hanno perso il lavoro, di queste ne sono state accolte l’89% e di queste il 67% è stato liquidato entro 30 giorni. Sono i numeri a parlare, e sono alti, anche per il sostegno alla genitorialità con 7.888 prestazioni definite, così come il cosiddetto reddito d’inclusione per cui sono pervenute, nel corso dell’anno, 20.247 istanze, interessati 17.490 nuclei familiari. Si è toccato anche il tema della dismissione degli immobili non utilizzati e tra questi è stata annunciata la vendita all’asta del complesso immobiliare Villa Faro, già aggiudicata al prezzo di 2 milioni 750 mila euro. Si aspetta soltanto l’ok della Soprintendenza per la chiusura della procedura. Un discorso a parte il direttore Mastroeni ha voluto farlo per bacchettare ancora una volta l’ amministrazione comunale sulla scarsa attenzione verso le problematiche dei più deboli. Nella sede centrale dell’Inps di via Garibaldi in un anno sono stati staccati 74 mila 300 tickets d’ingresso. Questo la dice lunga sul volume di utenza che si registra in ingresso. Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.