Primavera del 2020, tra marzo e giugno. I Tir e tutti gli altri mezzi gommati partono dalle invasature del nuovo porto di Tremestieri. In pochi minuti dalla tangenziale e dal viale Gazzi si arriva alla Zona falcata. La via La Farina è liberata dal traffico che la strangola. Ancora oggi sembra solo il vaneggiamento di un inguaribile ottimista. Eppure, è tutto scritto nelle carte dei capitolati d’appalto. Le imprese hanno il dovere di riconsegnare i lavori alla città secondo i tempi prefissati, come si legge sulla Gazzetta del Sud in edicola. A marzo la “nuova via Don Blasco”; a giugno il porto commerciale di Tremestieri: questa la “road map” che, come recita il vocabolario, è «la sequenza temporale di azioni previste attraverso le quali ci si aspetta di raggiungere un obiettivo».