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Messina, al via la 14ma edizione della Scuola di Liberalismo promossa dalla Fondazione "Luigi Einaudi"

Rao: "un'occasione culturale che vuole celebrare, insieme alla Fondazione Luigi Einaudi che ha indetto l’Anno Martiniano, i 125 anni dalla nascita del grande concittadino Gaetano Martino, nonché diffondere i principi fondamentali del Liberalismo"

Presentata la XIV edizione della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi e organizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Messina e
la Fondazione Bonino-Pulejo.

Dopo aver ringraziato la Magnifica Rettrice dell’Università degli Studi di Messina Giovanna
Spatari e il presidente e direttore editoriale di Società Editrice Sud e presidente della Fondazione Bonino-Pulejo Lino Morgante, il presidente della Fondazione Luigi Einaudi Giuseppe Benedetto, il direttore scientifico della Scuola di Liberalismo di Messina Giuseppe Gembillo, l’onorevole Enzo Palumbo membro della commissione Giustizia della Fondazione Luigi Einaudi, il direttore generale della Scuola Pippo Rao si è soffermato sui motivi della nuova edizione del ciclo di incontri dedicati alle opere degli autori più rappresentativi del pensiero liberale e sugli obiettivi della stessa.

Rao ha messo subito in risalto che non trattasi di una Scuola di parte («la concezione liberale, come scrive Benedetto Croce, è metapolitica, supera la teoria formale della politica e coincide con una concezione totale del mondo e della realtà»), ma di un'occasione culturale che vuole celebrare, insieme alla Fondazione Luigi Einaudi che ha indetto l’Anno Martiniano, i 125 anni dalla nascita del grande concittadino Gaetano Martino, nonché diffondere i principi fondamentali del Liberalismo e stimolare la curiosità per il
pensiero liberale.

Spiega Rao: «Viviamo una fase, come scrive il filosofo sud-coreano Byung Chul Han, dominata
dall’angoscia determinata da pandemie, guerre, timore di una nuova guerra mondiale, catastrofe climatica. Dall’angoscia, che esclude la convivenza con la libertà e che ci getta nelle braccia dei populismi, si esce con la speranza. La speranza, che presuppone un futuro aperto, per i liberali, si fonda sull’idea liberale capace di dare slancio all’azione per dischiudere un futuro possibile rafforzando i diritti individuali, sociali, economici, civili e sicuramente liberal-democratico. Comprendere chi è liberale e che cosa significhi essere liberale in una società in cui in tanti si dicono inopinatamente e pericolosamente liberali senza esserlo, è l’obiettivo culturale della nostra Scuola per evitare infausti totalitarismi nascosti, spesso, sotto le moderne autocrazie e per respingere le sfide che
vengono dalle aree illiberali, sempre più diffuse. Anche quest’anno partiremo dai libri e dalle dichiarazioni di alcuni tra i più autorevoli pensatori liberali, per meglio conoscere il Liberalismo ed i nemici delle società libere. E non è un caso che questa edizione sia dedicata al ricordo di Gaetano Martino, che portò l’idea liberale nel mondo attraverso i
suoi incarichi di Ministro degli Esteri, di Presidente del Parlamento europeo e di studioso del Liberalismo».

Il corso si articolerà in 12 lezioni, svolte sia in presenza (nell’Aula 6 del Dipartimento COSPECS - ex Magistero - dell’Università di Messina, in via Concezione n. 6) che in modalità telematica, dalle 16.30 alle 18.00.

La lezione inaugurale si svolgerà giovedì 3 aprile, mentre l’incontro conclusivo si terrà
martedì 27 maggio. Sabato 31 maggio alle ore 11.00 la cerimonia di chiusura presso i prestigiosi locali de “Il Circolo” di Messina, con la consegna di sette borse di studio del valore di € 500, messe a disposizione dall’Università degli studi di Messina, dalla Fondazione Bonino-Pulejo, dalla Fondazione Luigi Einaudi e dal coordinamento della Scuola di Liberalismo di Messina.

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