Unime, DEA.Med Net: presentato a Venezia un innovativo progetto per la valorizzazione del patrimonio culturale
È stato presentato a Venezia, presso la suggestiva sala cinquecentesca dell’Aula Magna Silvio Trentin di Ca’ Dolfin dell’Università Ca’ Foscari, DEA.Med Net (Strumenti di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale demoetnoantropologico) ,di cui fa parte UniMe ; si tratta di uno dei 22 progetti vincitori selezionati in Italia nell’ambito del prestigioso programma PNRR CHANGES-CREST, specificamente nel programma dell’Area Mezzogiorno dedicato al Turismo Culturale Sostenibile. DEA.Med Net nasce dalla collaborazione tra l’Università di Messina (Dipartimento di Giurisprudenza “Salvatore Pugliatti”), la Regione Siciliana (Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo) e ADA Comunicazione. Alla giornata di presentazione, aperta dal prof. Diego Calaon e dalla prof.ssa Monica Calcagno dell’Università Ca’ Foscari Venezia, insieme alla dott.ssa Giovanna Barni di CoopCulture, hanno partecipato per UniMe i docenti Francesco Astone, Anna Romeo e Vittoria Berlingò e per ADA Comunicazione la dott.ssa Rosalia d’Alì. La selezione all’interno del programma CHANGES-CREST, che vede il partenariato di 25 organismi d’eccellenza sotto il coordinamento dell’Università Ca’ Foscari Venezia, rappresenta un importante riconoscimento per il team di ricerca. CHANGES, finanziato dall’Unione Europea attraverso NextGenerationEU e sviluppato con il Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del piano Italiadomani, mira a rinnovare il rapporto tra patrimonio culturale, turismo e cittadinanza attiva. Il PNRR CHANGES-CREST rappresenta, come sottolineato dal prof. Francesco Astone, uno strumento concreto per modernizzare il settore culturale italiano attraverso i fondi europei del Recovery Plan. DEA.Med.Net pone al centro della sua strategia la creazione di una community digitale, con l’obiettivo, ribadito dalla Prof.ssa Anna Romeo, di sviluppare strumenti tecnico-giuridici innovativi ed esplorare modelli di governance basati sulla collaborazione tra enti territoriali e soggetti privati. L’approccio del progetto bilancia, infatti, le potenzialità della digitalizzazione con le necessità delle comunità locali, ridefinendo, come messo in rilievo dalla Prof.ssa Vittoria Berlingò, il concetto di Citizen Science da strumento didattico a processo partecipativo che valorizza attivamente il contributo dei cittadini. Questa metodologia favorisce un equilibrio tra conservazione, sviluppo turistico sostenibile e partecipazione comunitaria, accogliendo interpretazioni non convenzionali del patrimonio culturale. Attraverso il coinvolgimento di mediatori locali e l’attenzione alle dinamiche territoriali, DEA.Med.Net intende sviluppare, secondo quanto evidenziato dalla dott.ssa Rosalia d’Alì, un modello di gestione replicabile. Partendo dalla Sicilia come area pilota, il progetto mira, infatti, a definire pratiche implementabili in altre regioni italiane, consolidando la posizione del paese nell’innovazione culturale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità promossi dal piano NextGenerationEU.