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"Le pietre di Stromboli" trasformate in volti con l’arte dello scalpello

Da oggi aperta al pubblico l'esposizione nella Villa Romana di Patti Marina

Nella rassegna “Prodigium” del Parco archeologico di Tindari, protagoniste anche “Le Pietre di Stromboli”. Da oggi, l’esposizione allestita nella suggestiva Villa Romana di Patti Marina aprirà al pubblico, lasciando le sculture in pietra lavica realizzate dall’artista Salvatore Russo visitabili fino al prossimo 11 gennaio.

«Le Pietre del fuoco sacro di Stromboli trasformeranno la Villa Romana in un luogo catartico. L’incrocio tra la forza apotropaica delle Eolie e le divinità del mondo arcaico, rivivrà – è il commento della direttrice artistica del Parco, Anna Ricciardi – nell’auctoritas dei visi di Russo. In occasione dell’inaugurazione, Cinzia Maccagnano, la cui voce rappresenta al meglio la forza del fuoco e del vento, leggerà alcuni brani dalla Danza delle streghe dell’antropologa e ricercatrice Macrina Marilena Maffei, che definisco il Pitrè delle Isole Eolie. A rappresentare i suoni del tempo e dell’incanto ci sarà il maestro Francesco Cusa. Un ringraziamento a Mattia Corrente che introdurrà l’artista, a Enzo Russo che ha fatto da trade d’union e al presidente della Pro loco di Patti, Nino Milone, per la generosa produzione del progetto».

«Onorato di essere stato coinvolto in questo evento artistico – sono le parole dello scultore Salvatore Russo – realizzato all’interno di un luogo che detiene grande importanza storica per il nostro territorio, e per cui ringrazio anche il direttore del Parco, Giuseppe Natoli. Purtroppo, al giorno d’oggi, nella nostra terra, l’arte, soprattutto quella antica, non viene molto valorizzata o ricordata. Le mie opere rappresentano un ponte tra l’arte antica e quella moderna. Spero che eventi come questo possano ridare spessore a questi luoghi, sottolineando l’importanza culturale che posseggono».

Salvatore Russo nasce nel 1964 a Lipari, ma da sempre vive a Stromboli. Dimostra già in età precoce l’interesse per il lavoro manuale espresso nel mestiere di maestro muratore, mentre l’interesse per l’arte si presenta dapprima grazie alla fotografia, tramite la quale ritrae la natura della sua Stromboli. Nell’inverno 2009, passeggiando nelle spiagge desolate, si rende conto che quelle che vede posate sull’arenile non sono più semplici pietre portate lì dal mare, ma vere e proprie facce, volti che il suo mare e il suo vulcano gli hanno donato, e a cui dà vita per mezzo di flessibili con dischi diamantati, mazzuola e scalpello.

Nel frattempo, gli eventi della rassegna natalizia “Prodigium” si susseguono nei vari siti del Parco archeologico di Tindari: a Terme Vigliatore, Tusa, Mistretta, Gioiosa Marea e Acquedolci si sono già tenuti gli spettacoli per i ragazzi “Storia dell’Ultimo Ciclope” e “Tra Scilla e Cariddi”, a cura dell’associazione Daf, con Angelo Campolo, mentre domenica 22 dicembre, nelle sale del chiostro del convento S. Maria di Gesù, a San Fratello, si terrà lo spettacolo “Luigi che sempre ti Penza”, di e con Gigi Borruso, che suggella la nuova partnership con il Teatro Biondo di Palermo.

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