Un antipasto di ciò che accadrà a Messina nel 2025. “Expo Arte Messina 2024” apre la strada alla “Biennale d’arte” che la città dello Stretto ospiterà il prossimo anno: un’idea di Gianfranco Pistorio condivisa e appoggiata da numerosi soggetti attuatori (tra questi anche gli Ordini di architetti e ingegneri, l’università, la Camera di Commercio e Archeoclub) e che farà da rodaggio per la grande kermesse, anche da un punto di vista organizzativo. Tanti siti cittadini coinvolti e un centinaio di artisti che presteranno la loro opera dal prossimo 4 ottobre e per un mese, tutto a titolo gratuito: «Messina - dice Pistorio - è da sempre un centro culturale, crocevia naturale di popoli e artisti ed è assurdo che non abbia la sua Biennale. Questo Expo è finanziato interamente da me, perché credo nella valorizzazione di questa città e anche che arte e cultura possano essere volano e attrattiva turistica. Riempiremo tanti siti cittadini con bellezza e arte, intesa come pittura, scultura e fotografia. Ci saranno mostre, convegni culturali con illustri architetti e ingegneri, ma anche opere teatrali e musicali». Sono già state coinvolte la dogana, la Camera di Commercio, l’università, l’arcidiocesi e altri enti regionali, con il programma che sarà interamente svelato nelle prossime settimane. Saranno ospitate opere, tra gli altri, del compianto Luigi Ghersi, di Ranieri Wanderligh, Michele D’Avenia e Maurizio Gemelli, mentre i maestri Paolo Lanza e Francesco Mento hanno curato con dedizione la selezione degli artisti: «Aspettiamo ancora la risposta da altri enti locali - continua Pistorio - e sono sicuro che non tarderà ad arrivare, perché un’operazione come la Biennale penso che convenga a tutti. L’accesso ai vari siti sarà libero e anche la stessa partecipazione degli artisti avviene gratuitamente: è stato fatto un bando di selezione e hanno partecipato oltre mille artisti di tutta Italia, portando proposte bellissime. Ne abbiamo scelti alcune decine che affiancheremo a nomi noti che hanno fatto la storia dell’arte della nostra città. Saranno creati allestimenti museali all’interno dei palazzi, in modo che ogni singola opera abbia la sua valorizzazione e la sua spaziatura, quindi immaginiamo non più di 15/20 installazioni per sito. Sarà un’opportunità anche per conoscere la città e i suoi “palazzi” sotto altri punti di vista». Autentico “re delle serate” sin dalla fine degli anni ’80, Gianfranco Pistorio adesso investe sull’arte e la cultura di Messina: «La mia esperienza è nota a tutti dal 1987, tanto che nel 1993 “Panorama” ed “Espresso” mi indicarono tra i migliori organizzatori nazionali. Ricordo con piacere anche le serate organizzate a Taormina e al teatro greco con il compianto Saro Fichera, ma negli ultimi 7/8 anni ho creato una serie di eventi strutturali sull’arte, perché si cresce e si matura e c’è ogni cosa per ogni età. Non mi vedo adesso a vivere serate in discoteca, quindi spero di essere l’anello di congiunzione tra le generazioni, mettendo in questo progetto tutto il mio bagaglio d’esperienza e conoscenza. È un investimento che faccio sulla città, perché Messina merita di avere la sua Biennale».