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Alba teatrale al Parco archeologico Naxos Taormina, Calcagno e Pirrotta narrano “L’epopea di Gilgamesh”

Martedì 20 agosto, alle 6, i due noti attori metteranno in scena uno dei più grandi tesori della letteratura di tutti i tempi. L’atteso evento, che ha ingresso gratuito, inaugura la rassegna teatrale Interpretare l’Antico, curata da Gigi Spedale per la Rete Latitudini

È tutto pronto al Parco Archeologico Naxos Taormina per l’alba teatrale in programma martedì 20 agosto. Il Teatro della Nike ospiterà "L’epopea di Gilgamesh" raccontata da Giovanni Calcagno e Vincenzo Pirrotta (produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale).

Alle 5.30 del mattino si apriranno i cancelli del Parco e lo spettacolo avrà inizio alle 6, con ingresso gratuito.

“L’epopea di Gilgamesh”, testo e regia di Giovanni Calcagno, è realizzato con la consulenza scientifica di Luca Peyronel. Sulla scena, che si fa sofisticata e affascinante macchina del tempo, troviamo due grandi nomi del teatro italiano molto amati dal pubblico (Vincenzo Pirrotta e lo stessso Giovanni Calcagno) e, grazie a loro, rivive Gilgamesh, il più antico poema epico della storia.

Il regista e attore Giovanni Calcagno presenta così il suo spettacolo: “Gilgamesh, attraverso le testimonianze di Assiro-Babilonesi, Ittiti e Hurriti, ci apre una vista sui misteri della conoscenza e della sapienza di una delle civiltà più evolute a noi conosciute, quella dei Sumeri. L’esperienza di Gilgamesh, da un punto di vista eroico, è un totale fallimento: la sua ricerca della vita eterna non sortisce alcun risultato ed egli, alla fine della sua vicenda, è condannato a morire come tutti gli altri uomini. Ma c’è forse qualcos’altro che emerge da questa storia: le conseguenze di questa sua disperata ricerca sono enormi e profondissime, anche se relegate interamente alla sfera dell’interiorità. Esse gli permettono di raggiungere un diverso punto di comprensione delle vicende umane della vita”.

“Questa sua esperienza di una visione nuova, quanto mai fresca e necessaria per noi oggi, ci chiede di essere trasmessa e raccontata. Convinti, dunque, che il testo dell’epopea sia uno spartito da suonare ad alta voce, eccoci pronti insieme a Vincenzo Pirrotta a ‘togliere la polvere’ da uno dei più grandi tesori della letteratura di tutti i tempi. Nel solco dei narratori più antichi, che hanno raccontato per secoli le vicende del leggendario re della prima città del mondo, abbiamo pensato a una versione arcaica di questo spettacolo, affidata cioè solo alle voci, al corpo dei narratori, accompagnati talvolta dal ritmo dei tamburi e dal suono di cembali e di flauti”, conclude Calcagno.

Sempre martedì 20 agosto, alle 19.30, il Parco Archeologico di Naxos ospiterà un incontro con Giovanni Calcagno su La Canzone di Orlando Martirio e vendetta dei cristiani a Roncisvalle, con l’intervento di Dario Tomasello, coordinatore del DAMS di Messina e la moderazione di Gigi Spedale, direttore artistico di Interpretare l’Antico. L’appuntamento sarà aperto dai saluti di Gabriella Tigano, direttrice del Parco e di Fulvia Toscano, Assessore alla Cultura del Comune di Giardini Naxos.

L’alba teatrale con Gilgamesh è il primo evento speciale della rassegna Interpretare l’Antico, curata da Gigi Spedale per la Rete Latitudini; parte integrante del più ampio progetto multidisciplinare Comunicare l’Antico, organizzato dal Parco Archeologico Naxos Taormina diretto da Gabriella Tigano, ricco di eventi culturali e di spettacolo ispirati al Mito, con la collaborazione del Festival NaxosLegge, diretto da Fulvia Toscano.

Il progetto Comunicare l’Antico è organizzato dal Parco archeologico Naxos Taormina, con la collaborazione della Rete Latitudini, il supporto scientifico di COSPECS e DAMS dell’Università di Messina e con il patrocinio del Comune di Giardini Naxos di ERSU ME.

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